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Santa Maria in Via: l’affresco della volta

La volta della chiesa di Santa Maria in Via a Roma custodisce l’affresco La Prima messa di S. Filippo Benizi dipinto da Giovanni Domenico Piestrini (Pistoia 1680 – Roma 1740) nel 1724.

Affresco della volta di Santa Maria in Via: la storia

chiesa santa maria in viaNel 1723 nella Chiesa di Santa Maria in Via – casa romana dell’Ordine dei Servi di Maria o Serviti – sono in corso i lavori di restauro del tetto. Un’occasione propizia per ornare la volta della chiesa con un affresco come in epoca barocca si usava solitamente.

I padri Serviti avevano poi la possibilità di sfruttare un’altra occasione propizia. Ovvero il desiderio di Gherardo (o Gerardo) Capassi (1653-1737), teologo del loro ordine, di accollarsi i costi dell’opera. Il libro degli Operari del Convento annota infatti un pagamento di 200 scudi fatto da Capassi al Piestrini.

Sempre dai pagamenti dell’impresa, questa volta relativi alla cornice di stucco che originaria dell’affresco (sostituita nel 1857), sappiamo che La Prima messa di S. Filippo Benizi venne commissionata nel 1723 e consegnata nel luglio del 1724.

Giovanni Domenico Piestrini era pistoiese e proprio nella città natale aveva stretto legami con l’Ordine dei Servi di Maria che quindi lo scelsero per l’incarico in questione essendosi ormai l’artista stabilito a Roma da un ventennio.

San Filippo Benizzi: storia brevissima

San Filippo Benizi (Firenze 1233 – Todi 1285) era stato il quinto Generale del suo Ordine dal 1267 al 1285. Fu una figura di grande rilevo nella sua epoca se pensiamo che nel 1269 si sottrasse ritirandosi in eremitaggio alla significativa probabilità di essere eletto papa.

Filippo Benizi venne beatificato da Leone X nel 1516 e santificato da Clemente X nel 1671. Fu il primo santo appartenente all’Ordine dei Servi di Maria.

Fu dunque la rilevanza storica del confratello ed una santificazione così importante per l’ordine a rendere (probabilmente) logica la scelta di dedicargli l’affresco della volta di Santa Maria in Via. Per approfondire la figura del Santo, potete leggere San Filippo Benizi Storia

Giovanni Domenico Piestrini: la prima messa di San Filippo Benizzi

L’agiografia del santo vuole che Filippo abbia celebrato la sua prima messa sul Monte Senario nei pressi di Firenze. Qui nel 1234 i sette fondatori dell’Ordineaffresco volta santa maria in via dei Servi di Maria avevano dato inizio all’ordine stesso fondandovi il convento ancora oggi esistente. Filippo avrebbe celebrato la sua prima Messa in quella che oggi è la Cappella delle Apparizioni in occasione del capitolo generale dell’ordine qui celebrato nel 1259. Nell’atto di innalzare l’ostia un coro di voci si alternò nel canto del Sanctus.

L’affresco – 14 metri di lunghezza e 5 di larghezza – narra appunto questo momento. La sua dimensione di 70 mq circa lo rende in realtà un affresco piccolo per questo genere di volte barocche.

La narrazione – data la forma lunga e stretta dell’opera – si estende in verticale. L’affresco necessiterebbe di un restauro per ritrovare il suo colore ma in alto subito al di sotto di due gruppi di angeli, troviamo la Santissima Trinità. Al centro, tra il Padre ed il Figlio si trova la colomba dello Spirito Santo.

A sinistra, poco più in basso, assisa su una nuvola sorretta da angeli, la Vergine. Nel gesto delle braccia aperte con lo sguardo rivolto verso la Santissima Trinità, si riconosce il ruolo della Vergine quale avvocata degli uomini nei confronti dell’Altissimo.

A circa due terzi dell’affresco si colloca la scena principale. San Filippo Benizi è colto nel momento dell’Eucarestia, intorno fedeli e sacerdoti. Al di sotto – come poste in un sotterraneo rispetto al livello dell’altare – altre figure non facilmente interpretabili. La porzione centrale dell’affresco è ambientata in una architettura sacra che riprende i canoni dell’epoca in cui fu dipinta.

Giovanni Domenico Piestrini: biografia

Giovanni Domenico Piestrini nacque a Pistoia il 4 settembre 1680. Il padre Francesco Maria di Arezzo, anch’egli pittore e allievo di Salvatore Rosa, fu il suo primo maestro. Studiò poi con il senese Nicola Nasini (1657-1736). Traferitosi a Roma nel 1702, lavorò con Benedetto Luti noto per i suoi ritratti con la tecnica del pastello.

Il Piestrini trovò il suo protettore in Carlo Agostino Fabroni (1651-1727), pistoiese anch’egli e cardinale dal 1706. Imparentato con i Rospigliosi ed i Panciatici, amico del cardinale Giovanni Francesco Albani, ebbe un’influenza importante sulla curia romana per tutta la prima parte del XVIII secolo.

Tra le sue opere si ricordano la volta della Basilica di San Clemente ed altri interventi nell’area romana. Affrescò infatti la volta ed una serie di affreschi nel Duomo di Monterotondo ed operò anche nella Cattedrale di Magliano in Sabina ed in quella di Civita Castellana.

A pochi passi dalla chiesa di Santa Maria in Via, al di là di Piazza San Silvestro, si trova un’altra volta barocca: San Silvestro in Capite: l’affresco della volta di Giacinto Brandi

Se siete interessati al barocco romano, vi consiglio Roma: passeggiare per volte barocche

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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