Alberto Giacometti (1901-1966), sculture e pittore svizzero, è una figura centrale – in primis per la sua attività di scultore – in quella Parigi che dalla seconda metà dell’800 a tutti gli anni ’30 del secolo successivo è il grande attrattore dell’arte e degli artisti europei.
La mostra “Il tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky. Capolavori dalla Fondazione Maeght” fa dunque centro sulle sculture di Giacometti per porle nel perimetro di quanto maestri coetanei (o comunque coevi) andavano producendo contemporaneamente a lui nel medesimo ambiente artistico e sociale.
Nelle parole degli organizzatori, “Il tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky” è “una incursione, con un centinaio di opere tra sculture, dipinti e disegni, nel terreno del Novecento internazionale, avendo Parigi quale centro”.
Alberto Giacometti: la mostra alla Gran Guardia di Verona
Una monografica, dunque, con oltre settanta opere di Alberto Giacometti, con oltre settanta opere, unitamente ad altri artisti che gravitavano nella Parigi soprattutto degli anni tra le due guerre ma anche nel decennio successivo, da Kandinsky a Braque, da Chagall a Miró, con una ventina di dipinti celebri, spesso di grande formato.
Importanti le opere di Giacometti in mostra: la Grande donna in piedi, di quasi tre metri di altezza, L’uomo che cammina, la Donna di Venezia, (esposta alla Biennale di Venezia del 1956) realizzata in nove variazioni che la Fondazione Maeght ha reso tutte disponibili per la mostra, i busti e le teste del fratello Diego.
Marco Goldin, curatore della mostra, sottolinea proprio la qualità delle opere esposte: “Sono felice di poter rendere omaggio a Giacometti in Italia con questa mostra così vasta, con opere che ne attraversano tutta la carriera, dal suo tempo giovanile in Svizzera alle sculture inaugurali attorno ai quindici anni fino alle prove surrealiste e a quelle, ormai facenti parte dell’immaginario collettivo, della maturità”.
La Fondazione Maeght
La mostra fa perno sulle opere appartenenti alla collezione della Fondazione Maeght intitolata ad Aimé (1906-1981) e Marguerite Maeght.
Negli anni ’30, questa coppia di mercanti d’arte fondò a Cannes la loro prima galleria a cui fece seguito nel 1945 quella di Parigi, dove nel 1947 dopo verrà presentata l’Esposizione Internazionale del Surrealismo, in collaborazione con Duchamp e Breton.
Nel 1964 viene poi inaugurata a Saint-Paul-de-Vence, non distante da Nizza, la Fondazione Maeght la quale possiede una importante collezione di dipinti, disegni, sculture e grafica del XX secolo, con nomi di grande importanza che sono stati legati alla famiglia Maeght per decenni, Giacometti in primis. Dal 1964 ad oggi, la Fondazione Maeght ha proposto oltre cento mostre ed accoglie ogni anno 200.000 visitatori.
Il Tempo di Giacometti da Chagall a Kandinsky
Capolavori dalla Fondazione Maeght
dal 16 novembre 2019 al 5 aprile 2020
Gran Guardia, Piazza Bra 1 – Verona