Il Pendolo è la grande opera di Ale Senso, al secolo Alessandra Odoni, che dal 2020 orna la facciata della Camera di Commercio di Rieti in Via Paolo Borsellino.
Se si trattasse di arte medievale, non considerando le dimensioni di questo murales, potremmo parlare di un dittico. Infatti, l’opera si articola in due scene separate: una guarda al passato e l’altra al futuro. Il primo murales ha come protagonista il volto di un vecchio alle cui spalle appare il profilo del primo zuccherificio d’Italia che sorse proprio a Rieti. Il cavallo indomito vuol rappresentare la forza delle generazioni precedenti, in grado di costruire il destino della propria comunità.
Ale Senso a Rieti: Il Pendolo, passato e futuro
Il secondo ha come protagonista il viso di un giovane. Alle sue spalle il profilo delle montagne che richiama il Terminillo, luogo identitario del reatino. Dall’orecchio del giovane parte il filo di un pendolo la cui massa rappresenta la testa dell’anziano ritratto nel primo murales. Essa è collocata di fronte a un giovane che stringe tra le mani un libro.
Il pendolo richiama il concetto di tempo: del passare del tempo che collega le due scene che si susseguono senza soluzione di continuità laddove il giovane raccoglie dall’anziano le tradizioni e la forza e ne fa tesoro alla luce della sua capacità d’innovare che gli proviene dagli studi e dunque dalle nuove scoperte.
Un gregge di pecore è presente in ambedue le scene. Raccoglie ed esemplifica (nella tradizione rurale del reatino) proprio la connessione tra passato e futuro e la valorizzazione delle tradizioni.
Ale Senso – Alessandra Odoni Biografia
Ale Senso, al secolo Alessandra Odoni, nasce a Bergamo nel 1977. Si diploma nel 2001 all’Accademia di Belle Arti di Brera e l’anno dopo, grazie a una borsa di studio “Progetto Erasmus”, frequenta l’Hungarian Academy of Fine Art di Budapest. Successivamente partecipa al Corso Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti (Como) curata da Giacinto di Pietrantonio e Angela Vettese. Attualmente vive a Berlino.
Dal 1996 ha iniziato ad occuparsi di arte urbana. Numerosissime le mostre collettive e personali, la partecipazione a progetti e festival di street art in Italia e all’estero.
Sempre riguardo ai murales di Rieti, leggi anche: Ozmo a Rieti
One Comment