antiveduto grammaticaAntiveduto Grammatica - Presentazione al Tempio
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Antiveduto Grammatica: la Presentazione al Tempio di Viterbo

Antiveduto Grammatica (Roma 1570-1626) fu uno dei protagonisti della pittura romana del primo quarto del ‘600. Di lui il Museo Civico di Viterbo custodisce una sua grande tela dedicata alla Presentazione al Tempio di Gesù (270×185 cm).

Antiveduto Grammatica: iniziamo dal nome

Evidentemente, la prima domanda chi chiunque si pone è quella sull’origine del suo nome di battesimo più unico che raro. La faccenda andò più o meno così: nonostante il parere contrario di Imperiale, padre di Antiveduto, la madre, già in attesa del figlio, insistette perché la famiglia anticipasse il suo trasferimento da Siena a Roma sottovalutando le implicazioni del suo stato. Così il figlio nacque durante il viaggio in una locanda, evento che non lasciò il padre particolarmente soddisfatto…

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In quel frangente “Imperiale rivolto alla moglie disse ‘Io questo disordine ho antiveduto’; e però essendo quegli nato, e qui a Roma giunto, e portato a battezzarsi in San Pietro in Vaticano, Antiveduto fu appellato”. O, perlomeno, così ci racconta Giovanni Baglione (1566-1643) nel suo “Le Vite de’ Pittori, Scultori et Architetti”.

L’ambiente artistico romano di inizio ‘600

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Antiveduto Grammatica – Presentazione al Tempio

Antiveduto Grammatica è tra i protagonisti della scena artistica della Roma di inizio ‘600. Del resto all’inizio del XVII secolo ha già trent’anni.

Come ci racconta sempre il Baglioni iniziò a bottega da Giovan Domenico Angelini, detto il Perugino (da non confondersi, per carità, con il più famoso). Qui divenne particolarmente esperto nel riprodurre ritratti di uomini illustri che trovavano un buon mercato tanto che (sempre) il Baglioni riferisce come “acquistossi il nome di gran Capocciante”.

Intorno al 1592 doveva però essersi messo in proprio e presso la sua bottega operò anche Caravaggio ai suoi esordi romani. Del resto Antiveduto e il Merisi ebbero nel cardinale marchese Francesco Maria Bourbon del Monte un estimatore e un committente (nel caso di Caravaggio il primo e forse maggior mecenate). Inoltre ebbero numerosi altri committenti in comune: i marchesi Giustiniani, il cardinal nepote Scipione Borghese, i Mattei.

Per alcuni decenni Antiveduto e la sua bottega realizzarono anche opere “ricordo” per visitatori illustri che si trovassero nella Città Eterna ma anche grandi tele destinate alle chiese di Roma e non solo. Quella delle immagini souvenir (perdonatemi) era a Roma un’attività assai diffusa: basti pensare ad Antoniazzo Romano (1430-1508). Si trattava di riprodurre immagini note per facoltosi turisti che le avrebbero riportate con se a casa. Tipicamente, richiedeva di disporre di una avviata bottega.

Museo Civico di Viterbo: la Presentazione al Tempio di Antiveduto Grammatica

antiveduto grammaticaLa Presentazione al Tempio realizzata per la chiesa di Sant’Agostino a Viterbo rientra tra le grandi tele prodotte da Antiveduto.

Si tratta di una articolata composizione, vorrei dire alla maniera delle grandi rappresentazioni sacre dei secoli precedenti. Ad esempio le solenni rappresentazioni sacre del ‘400. Ma nella pittura di Antiveduto c’è il presente ed il futuro.

Ci sono le teorie di santi e vescovi (anch’essi spesso santi) come quelle del Ghirlandaio ma c’è il futuro, quello del Caravaggio.

Nella grande tela al centro c’è il Bambino Gesù preso in braccio dal sacerdote Simeone con davanti la Vergine e San Giuseppe con gli occhi al cielo. Davanti a loro Sant’Anna.

Simeone e San Giuseppe sono il portato dei secoli precedenti. Sant’Anna ed il volto seminascosto dell’ultimo personaggio sullo sfondo a sinistra sono la lezione del Merisi.

Di tutto ciò, senza mai raggiungere le vette di Caravaggio, Antiveduto saprà far tesoro.

Sempre su Antiveduto, potete leggere: Antiveduto Grammatica a San Stanislao dei Polacchi

Museo Civico di Viterbo Antiveduto Grammatica

Se voleste vedere di persona l’opera, le informazioni su Museo Civico di Viterbo sono le seguenti:

Piazza Francesco Crispi – Viterbo
Info: Biglietteria 0761.348616 – 0761348276 – museocivico@comune.viterbo.it
Orari: aperto dal lunedì alla domenica
Periodo invernale (1 novembre-31 marzo) dalle ore 9.00 alle ore 18.00
Periodo estivo (1 aprile-31 ottobre) dalle ore 9.00 alle ore 19.00
Biglietto ingresso euro 3,50

 

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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