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Blub e #lartesanuotare da Firenze a Candelara

di Lorenzo Fattori

Blub è il suono onomatopeico che nei fumetti riproduce il rumore del movimento delle bolle d’aria che vengono a galla da sott’acqua. Ma BLUB è anche il nome di uno degli street artist più famosi a livello nazionale. Il suo progetto si chiama “l’arte sa nuotare” e prevede che tutti i suoi personaggi indossino una maschera subacquea.

Ma come nasce il progetto?

blub #lartesanuotare candelaraNel novembre 2013 la città di Firenze ricordava il doloroso anniversario dell’alluvione (4.11.1966) ed in Italia la crisi economica era palpabile. In questo contesto storico Blub ha riprodotto le sue prime opere pittoriche su carta e le ha incollate sugli sportelli delle utenze di luce e gas.

L’idea di questa poetica artistica Blub la concepì inconsapevolmente, mentre si trovava in vacanza a Cadaquès, un paesino della Costa Brava. Qui è prassi dipingere con scene marine gli “spot delle utenze”. La famiglia che lo ospitava chiese all’artista di dipingere il nuovo sportello in cambio dell’alloggio; l’artista accettò purché fosse lasciato libero nel soggetto. Scelse di ritrarre Pinho, il figlio della coppia, un “bambino biscolo” che tutto il giorno si tuffava in piscina.

Così si è originata la saga dei personaggi con le maschere. Ritornato in Italia, Blub dipinge la “Monnalisa”, poi il ritratto di “Leonardo” e la “Dama con l’ermellino”, tutti rigorosamente con la maschera subacquea.

Dicevamo che è nel 2013 che le prime opere di Blub iniziano ad apparire lungo le strade del quartiere San Nicolò a Firenze. Le installazioni colpiscono per la precisioneblub #lartesanuotare candelara con cui vanno a sovrapporsi ed a coprire gli sportelli metallici delle utenze, anonimi, grigi e spesso vandalizzati e catturano immediatamente l’attenzione dei passanti con immagini, divenute icone, di soggetti mascherati da sub su uno sfondo “subacqueo” di colore blu.

Blub rende così accessibili, ad un pubblico più ampio, i grandi capolavori dell’arte, trasferendoli, alla sua maniera, dai musei alla strada, provocando emozioni, sorrisi, curiosità, stupore e stimolando una vera e propria “caccia” alle sue opere in giro per la città, esplorandone in questo modo gli angoli più nascosti e spingendo a guardare dove non si sarebbe mai guardato prima.

In questi sei anni, oltre alla passione per soggetti classici, Blub ha dimostrato di essere attento e sensibile anche ai temi dell’attualità italiana ed internazionale: così nascono gli omaggi a Papa Francesco, Amy Winehouse e David Bowie.

Il progetto giunge a Candelara

blub #lartesanuotare candelaraDopo sei anni di arte urbana, da Firenze a Venezia, da Foggia a Torino, da Alghero a Rimini, anche a Candelara. Infatti, la notte tra l’1 ed il 2 luglio 2019, Blub, in maniera inaspettata, giunge a Candelara e lascia tre opere nel centro storico e due nella città di Pesaro. Candelara è il primo borgo ad ospitare nelle Marche il progetto #lartesanuotare.

A seguito di questo omaggio avvengono i primi contatti con l’artista che, dopo una prima titubanza, accetta l’idea di una mostra monografica a Candelara.

Così, dopo l’importante esposizione in corso al Museo Archeologico di Napoli, segue Candelara con dei pezzi originali tra i quali il Modigliani ma, soprattutto, la prima versione dipinta su ferro del Duca Federico, che è considerata dall’artista stesso un archetipo che ha dato origine all’intero progetto. L’opera è custodita gelosamente dall’artista nel suo studio, come uno scapolare protettivo, ed è la prima volta che va in mostra e che il pubblico può vederla. Interessante sapere che il ritratto dei duchi di Urbino Federico e Battista è una delle prime opere realizzate da Blub e tra quelle da lui più amate.

Nella notte che ha preceduto l’inaugurazione della mostra di Candelara, l’8 agosto 2019, l’artista ha voluto rendere omaggio nuovamente Candelara con un’inseminazione urbana del borgo ottocentesco e castello quattrocentesco, permettendo così che l’esposizione non sia racchiusa sono negli spazi della Sala del Capitano, ma anche in maniera diffusa sul territorio e, soprattutto, essa si storicizzi oltre il tempo cronologico dell’esposizione e sia visitabile a qualsiasi ora del giorno.

L’inseminazione di Blub si inserisce in un particolare momento della comunità del piccolo centro collinare pesarese e fa seguito anche al recupero della strada che conduce alla piazza del borgo ottocentesco di blub #lartesanuotare candelaraSanta Lucia. L’intervento di recupero, molto minuzioso e rispettoso della memoria storica del borgo, non prevedeva però nessuna installazione di opere d’arte che potesse dare un’identità al borgo; l’arrivo di Blub ha personalizzato lo spazio urbano con un intervento che ha ricevuto il gradimento della cittadinanza e dello stesso architetto che ha firmato il progetto di riqualificazione.

Durante i giorni della sua permanenza a Candelara, Blub ha visitato anche altri luoghi del territorio provinciale per portare anche lì il suo contributo per la diffusione pop dell’arte. Questa è l’idea ed il progetto che da anni Blub porta avanti e dall’Italia sarà presto protagonista anche in Europa…

Lorenzo Fattori

Lorenzo Fattori, laureato in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università di Bologna, ha collaborato dal 2010 al 2012 quale critico per la Galleria d’arte “Art Gallery Santa Teresa” di Fano e dal 2011 al 2014 con l’Associazione Culturale Nautartis di Gubbio. Collabora con il settimanale interdiocesano “Il Nuovo Amico” scrivendo articoli di critica arte, recensione mostre e tracciando ritratti biografici dei personaggi storici della comunità.Nel 2011 ha ideato per la Pro Loco di Candelara l’evento “CandelarArte”. Nel 2017 la rassegna espositiva è giunta alla settima edizione ed è diventata un vero festival, in quanto all’attività espositiva presso la Sala del Capitano si affiancano conferenze, performance e spettacoli teatrali. Dal febbraio 2017 è presidente e direttore artistico dell’Accademia AIIA (Accademia Internazionale Incisione Artistica), per la quale cura le esposizioni nello spazio espositivo presso la “Casa Picena della cultura e delle arti”. Dal 2017 cura anche la direzione artistica della rassegna di mostre di arte contemporanee della chiesa di San Marco in Mombaroccio, su incarico della Pro Loco.

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