Caravaggio Decollazione San Giovanni Battista Malta
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Caravaggio Decollazione di San Giovanni Battista di Malta

La Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio dipinta nel 1608 per la Concattedrale di San Giovanni a Malta è la più grande tela realizzata dal Merisi.

Con i suoi 361 cm di altezza e 520 cm di lunghezza si avvicina ai 19 mq di superficie. E’ dunque più grande di altre tele monumentali quali, ad esempio, la Resurrezione di Lazzaro di Messina.

Caravaggio Decollazione di San Giovanni Battista: storia e importanza

Al di là delle dimensioni e della sua qualità, per Caravaggio la Decollazione di San Giovanni Battista fu importante per almeno due motivi. Infatti, giunto a Malta il 12 luglio 1607 da Napoli, questa tela fu quella che gli permise di entrare nelle grazie del Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta Alof de Wignacourt.

Inoltre, la commissione era importantissima. Infatti la dizione Ordine di Malta è, per così dire, l’abbreviazione di Sovrano Militare Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Gerusalemme, di Rodi e di Malta. Da sempre San Giovanni Battista è il patrono di questo Ordine e la tela del Caravaggio orna l’altare dell’Oratorio di San Giovanni nella Cattedrale intitolata anch’esso al santo. L’Oratorio era il luogo delle riunioni dei cavalieri e dell’elezione del Gran Maestro…

L’Ordine di Malta, dal canto suo, era alla ricerca di un pittore di corte e Michelangelo Merisi era maestro quotatissimo. Dunque quando  Alof de Wignacourt gli commissionò la tela per Caravaggio era una prova d’esame che non poteva fallire.

Da cavaliere a fuggiasco

Effettivamente, la tela risultò all’altezza delle aspettative dal momento che quattro secoli dopo si trova ancora sull’altare.

I problemi per Caravaggio arrivarono come sempre dalle sue azioni, non dalla sua arte. Infatti il 14 luglio del 1608 Alof de Wignacourt ordinò il Merisi Cavaliere di Grazia. Ma la notte del 18 agosto Caravaggio prese parte ad una rissa che portò al ferimento di fra’ Giovanni Roero, alla sua espulsione dall’Ordine ed alla fuga in Sicilia.

Non sappiamo quando la Decollazione di San Giovanni Battista di Caravaggio venne esposta per la prima volta. Sappiamo però che il 29 agosto la Chiesa celebra questo tragico episodio e quindi il 29 Agosto 1608 potrebbe essere un’ipotesi.

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Caravaggio – Decollazione San Giovanni Battista. Malta (1608)

Caravaggio Decollazione di San Giovanni Battista di Malta: l’opera

San Giovanni giace ormai esangue a terra. Dietro di lui, sul muro della galera, si vedono un anello ed una corda: evidentemente il santo era lì legato. Il carnefice ha vibrato il colpo e la sua spada giace accanto al corpo del Battista. Un drappo rosso ne copre la nudità, sotto di esso si intravede la pelle di cammello: il suo abbigliamento durante l’eremitaggio nel deserto.

Ora il carnefice ha estratto il coltello per staccare il capo dal collo per porlo nel bacile che Erodiade tiene tra le mani. Il carceriere (dalla sua cinta pendono le chiavi delle celle) con la mano destra indica appunto il bacile. Una vecchia caravaggesca, tenendosi il capo tra le mani, guarda inorridita la scena come fanno i due prigionieri affacciati dietro le sbarre della finestra.

Rispetto al Caravaggio che conosciamo la Decollazione di San Giovanni è molto diversa. E’ un’opera di spazi vuoti dove l’azione occupa solo in parte la scena. Anche la luce è diversa. Colpisce come una staffilata la scena del martirio ma consente di vedere per intero quanto avviene intorno.

Ha scritto in proposito lo storico dell’arte Adolfo Venturi: “Lo stile della luce e dell’ombra ha le sue particolari esigenze e cioè dare importanza al vuoto, allo spazio senza immagini. Questo quadro rivela come l’arte di Caravaggio si evolvesse rapidamente, e si purificasse. A confronto, il Martirio di San Matteo di pochi anni anteriore appare agitato, narrativo, illustrativo, un dramma estroverso”.

La firma di Caravaggio

Di tutte le sue tele, la Decollazione di San Giovanni Battista è l’unica firmata ed in modo particolare. Infatti la firma si trova alla base del sangue fuoriuscito dalla gola del Battista.

Osserva Maurizio Marini: “.. la firma nel sangue allude al motto di martirio dei cavalieri giovannei e sanguine virtutem traho, ossia che dal sangue che sgorga come da una sorgente dalla gola del Battista, il neocavaliere, fra’ Michelangelo, trarrà virtù… come da un nuovo battesimo”.

La firma che leggiamo è “f. MichelAng[e]lo”. Se la “f.” invece che per fecit stesse per fra’, cosa possibile, allora Caravaggio avrebbe firmato il quadro dopo la sua ordinazione del 14 luglio. Questo darebbe forza all’ipotesi che la tela sia stata svelata il 29 Agosto in occasione della ricorrenza della Decollazione.

Approfondire Caravaggio

Se volete approfondire l’opera di Caravaggio, qui di seguito trovate l’elenco completo dei suoi dipinti ed i link ai relativi articoli di ArtePiù Caravaggio: tutte le opere

Riguardo alle opere dipinte a Malta, potete leggere:

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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