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Caravaggio e Narciso: la forza dell’originalità

Il Narciso di Caravaggio oggi alla Galleria Nazionale di Palazzo Barberini ha la forza dell’originalità. Un tema, quello di Narciso, con cui molti si cimenteranno dopo il Merisi ma che trova in quest’ultimo connotati di unicità.

Il Narciso di Caravaggio di Palazzo Barberini

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Caravaggio – Narciso

Narciso è solo, nel buio. La sua immagine, perfettamente speculare, si riflette nell’acqua. Null’altro, tutto intorno, può distrarre lo sguardo dell’osservatore. Ne paesaggio, ne luci, ne figure umane, ne altro.

Solo il Narciso vero e la sua immagine riflessa nello specchio dell’acqua. Narciso, con la mano sinistra, cerca il se stesso che ardentemente desidera nella fonte. Ma non può, ovviamente, trovarsi.

Nel buio un sapiente gioco di luci: il ginocchio nudo che centra la scena e le due maniche bianche, a sbuffo, a contenere il campo visivo ai lati. Sotto, nell’acqua, la manica sinistra riprodotta al contrario. Ed il viso, bello ma non immaginario. Di un Narciso presente tra noi.

Narciso cantato da Ovidio

Non si discosta Caravaggio dalle fonti letterarie, ovvero dalle Metamorfosi di Ovidio, che recitano:

Qui il ragazzo, spossato dalle fatiche della caccia e dal caldo,/ venne a sdraiarsi, attratto dalla bellezza del posto e dalla fonte,/ ma, mentre cerca di calmare la sete, un’altra sete gli nasce:/ rapito nel porsi a bere dall’immagine che vede riflessa,/ s’innamora d’una chimera: corpo crede ciò che solo è ombra./

Attonito fissa sé stesso e senza riuscire a staccarne gli occhi/ rimane impietrito come una statua scolpita in marmo di Paro./ Disteso a terra, contempla quelle due stelle che sono i suoi occhi,/ i capelli degni di Bacco, degni persino di Apollo,/ e le guance lisce, il collo d’avorio, la bellezza/ della bocca, il rosa soffuso sul niveo candore,/ e tutto quanto ammira è ciò che rende lui meraviglioso./ Desidera, ignorandolo, sé stesso, amante e oggetto amato.

Ma, come detto, Caravaggio ha la capacità di farci concentrare solo sul suo Narciso al di fuori del tempo. Un pittura eterna.

Caravaggio Narciso e la sua storia

In realtà, di come sia nata l’ispirazione o la committenza nulla sappiamo. Storici dell’arte e restauratori la collocano tra il 1595 ed il 1597, dunque nei primi anni romani del Caravaggio. Nel 1597 conoscerà il cardinale Francesco Maria del Monte (1549-1627) che gli darà alloggio a Palazzo Madama. Al portone accanto, quello di Palazzo Giustiniani, abitava la potente omonima famiglia di banchieri e prelati che si riveleranno (come il del Monte) grandi mecenati del Caravaggio.

Della tela del Narciso nulla sappiamo per diversi secoli finché, nel 1913, il famoso storico dell’arte Roberto Longhi vede il quadro nell’abitazione del collega Paolo D’Ancona (1878-1964). Quest’ultimo l’aveva ricevuta in eredità dallo zio Laudadio della Ripa (1792-1869) di una ricca stirpe di mercanti e banchieri ebrei di Pesaro.

Sappiamo che Laudadio lo aveva acquistato dalla famiglia Giordani di Pesaro. Un’ipotesi è che costoro potessero averlo ricevuto direttamente dal cardinale del Monte data l’amicizia di quest’ultimo con Camillo Giordani (1558- 1636).

Il Narciso venne poi venduto da Paolo D’Ancona al collega Basile Khvoshinsky, che nel 1914 lo donò alla Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma dove oggi è custodito.

A Roberto Longhi spetta l’attribuzione di Narciso al Caravaggio. Altre ipotesi lo hanno attribuito a Giovanni Antonio Galli detto lo Spadarino (1585-1652) dal mestiere del padre, fabbricante di spade.

Comunque sia, che un giorno una carta d’archivio ci sveli la verità, il Narciso resta un capolavoro degno di Michelangelo Merisi detto Caravaggio.

Approfondire Caravaggio

Oltre al Narciso, la Galleria Nazionale di Palazzo Barberini custodisce altre due tele del Caravaggio. Ecco i link agli articoli:

A sua volta, la Galleria Nazionale di Palazzo Corsini, custodisce un San Giovanni Battista di Caravaggio

Se siete a Roma per vedere il Narciso di Caravaggio e volete ammirare tutte le sue opere ancora qui, leggete Caravaggio a Roma: un percorso ragionato

Se volete approfondire l’opera di Caravaggio, qui di seguito trovate l’elenco completo dei suoi dipinti ed i link ai relativi articoli di ArtePiù Caravaggio: tutte le opere

Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma

Palazzo Barberini

via delle Quattro Fontane, 13 – Roma
T. +39 06 4814591

Palazzo Corsini

via della Lungara, 10 – Roma
T. +39 06 68802323

www.barberinicorsini.org

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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