Nei Giardini di Marinaressa, la Biennale di Venezia 2017 accoglie una personale di Carole Feuerman dedicata alle sue Nuotatrici.
Le opere della scultrice americana, una delle grandi personalità dell’iperealismo, si trovano completamente a loro agio ad un passo dai canali della laguna. Così donando al visitatore un momento di assoluta serenità contemplativa.
L’iperealismo di Carole Feuerman visto a Venezia, così lontano dalla sua nativa America, acquisisce quasi una connotazione di vicinanza a icone del nostro passato. In una scala del tutto diversa – quella della grandezza naturale o oltre – i personaggi della Feuerman sembrano ricordare le figure di Lenci e le porcellane dell’Art Decò.
Carole Feuerman tra apparenza ed emozione
Tutto è perfetto nel mondo della Feuerman, ma nulla è scontato. I suoi personaggi non sono pura decorazione ma esprimono un’interiorità che va oltre la iniziale maschera di perfetta serenità.
Ha scritto infatti di loro Carole Feuerman: “My swimmers have their own personalities and tell their stories, and some times they are my own. I have concentrated on swimmers with water elements since 1958. While their outward appearance is often one of beauty and tranquility, their faces mask a deeper meaning of heroism, endurance, balance and triumph. Through my heart I interact with the viewer on a very personal level and inspire the viewer to look closely at what stands before them. It is not the fleeting moment that I want to capture, it is the universal feeling caught in that fleeting moment. The hyper realistic style of my art crates the physicality for which my sculptures are known”.
Per ulteriori informazioni guarda il sito www.carolefeuerman.com
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