Le cartoline illustrate sono arte? Certamente Si. In particolar modo, questo è vero per quelle realizzate nei primi decenni in cui questa particolare forma di comunicazione iniziò la sua storia, circa 150 anni fa.
Furono infatti le poste austriache, nel 1869 ad emettere le prime correspondenz-karte. Ed il XIX secolo, non casualmente, è il secolo in cui si andarono affermando sia la fotografia che la cinematografia.
Ma anche si andarono accrescendo i trasporti di massa, per terra e mare, e si accrebbe dunque l’esigenza di comunicare.
Tutto questo (e molto altro che diremo) è raccontato dalla mostra “Comunicare tra Ottocento e Novecento, le cartoline illustrate come specchio di un’epoca” organizzata presso il Museo Ciusa (ex TRIBU) di Nuoro dal Soroptimist Club di Nuoro.
Cartoline illustrate: specchio di un’epoca
Titolo azzeccatissimo, perché le cartoline illustrate proprio questo sono: lo specchio di un’epoca. In una sala del Museo scorrono così le immagini di un’Italia immortalate dalle nuove tecniche fotografiche e grafiche diffondendo la conoscenza di tradizioni e territori. E’ il caso delle cartoline di viaggio ma anche di quelle dedicate, ad esempio, ai costumi tipici della Sardegna.
Quando, purtroppo, gli anni folli tra ‘800 e ‘900 lasciano il posto agli orrori del primo conflitto mondiale, ecco allora che le cartoline raccontano storie di lontananza e malinconia. Sono il mezzo con il quale i soldati dal fronte scrivono ai loro cari cercando di allentare per un attimo la loro preoccupazione.
Ma proprio negli anni dell’avvento della cartolina illustrata nasce un altro grande fenomeno: la pubblicità. Quest’ultima – raccontata proprio in questi mesi dalla mostra della Fondazione Magnani Rocca nei pressi di Parma – occupa anche gli spazi delle cartoline. Così i grandi artisti della pubblicità (alcuni dei quali non limitavano a questo solo campo la loro espressione) entrano di diritto anch’essi nella storia della cartolina illustrata.
Dunque una rassegna completa fatta anche delle emozioni personalissime che inevitabilmente le immagini risvegliano nei ricordi dei visitatori. Una rassegna che però è anche un bell’esempio di orgoglio civico. Infatti le cartoline provengono dalle collezioni di alcune famiglie nuoresi che le hanno messe a disposizione della loro comunità e dei turisti: le famiglie Farina-Contu; Mastino-Cocca; Caredda-Serchisu.
Infine, ultimo ma non ultimo, le sale del Ciusa ospitano la collezione permanente di un grande numero di artisti sardi (pittori, scultori, ceramisti ) e, in particolare, numerose sculture di Francesco Ciusa (Nuoro, 1883 – Cagliari, 1949).
Opere forti, intensamente drammatiche. Assolutamente da vedere e da scoprire perché l’opera di Ciusa non ha, ancora oggi, tutta la notorietà che merita.