La Sepoltura di Santa Lucia di Caravaggio a Siracusa è la prima tela che il Merisi dipinge arrivato sull’Isola. Fuggito dalle prigioni del Forte Sant’Angelo a Malta il 6 ottobre e raggiunta l’Ortigia, il suo soggiorno qui è breve (il 6 dicembre è già a Messina) ma non privo di esiti artistici, anzi tutt’altro.
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Madonna della Bocciata: Pietro Cavallini nelle Grotte Vaticane
La Madonna della Bocciata, attribuita a Pietro Cavallini o alla sua bottega, è posta sopra l’altare della cappella più antica tra quelle che circondano la tomba di San Pietro nelle Grotte Vaticane. Consumata dai secoli e danneggiata dagli spostamenti impostigli dall’incessante attività della Fabbrica di San Pietro, ci racconta però particolari importanti dell’attività artistica della Roma dei primi del ‘300.
Affreschi dell’Abbazia di Monte Oliveto: immergersi nella Santità
Gli Affreschi dell’ Abbazia di Monte Oliveto Maggiore ad Asciano, realizzati per mano di Luca Signorelli e Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma, rappresentano le Storie della Vita di San Benedetto. Custoditi nel Chiostro Grande dell’abbazia, sono il programma pittorico più ampio realizzato sulla vita del santo.
Estasi della Beata Ludovica: ultima scultura del Bernini
E’ il 1675 quando un settantasettene Gian Lorenzo Bernini (1598-1680) pone mano alla sua ultima scultura: l’Estasi della Beata Ludovica Albertoni (1473-1533). Il tema non gli è affatto nuovo. Venticinque anni prima aveva infatti scolpito la spettacolare e discussa Transverberazione di Santa Teresa d’Avila per la Cappella Corner in Santa Maria della Vittoria.
Santa Maria della Vittoria: la volta barocca
Siamo nel sesto decennio del ‘600 quando il pennello di Gian Domenico Cerrini affresca la volta e la cupola di Santa Maria della Vittoria a Roma. Ormai il barocco romano è nel pieno dello sviluppo e le grandi volte delle chiese della Città Eterna ospitano i maestri di quel tempo.
Cappella Corner: teatro barocco del Bernini
La Cappella Corner di Gian Lorenzo Bernini nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma è un esempio indiscutibile della teatralità del barocco. Anche perché è proprio un teatro quello che Bernini riproduce dove ad andare in scena (chiedo perdono…) è la Transverberazione di Santa Teresa d’Avila.
Pietro Cavallini: le biografie del Vasari e del Ghiberti
Sono pochissimi i documenti sopravvissuti fino a noi che riguardino Pietro Cavallini. Un atto di compravendita del 1273 dove Petrus dictus Caballinus de Cerronibus compare come testimone. Poi nel 1308 la delibera di Carlo II d’Angio che stabilisce una rendita annua per Cavallini indicato come de Roma pictor. Poi null’altro.
Pietro Cavallini a San Giorgio al Velabro: l’affresco dell’abside
L’affresco di Pietro Cavallini nell’abside di San Giorgio al Velabro ci racconta del forte rapporto tra pittura e mosaico nell’arte di questo maestro ed, in generale, dei suoi tempi. Ci racconta però anche del rapporto tra Giotto e Cavallini se è vero che l’affresco fu attribuito prima all’uno e poi all’altro.
Farnesina: il mistero della testa di Michelangelo
La Testa di Giovane nella Loggia di Galatea alla Farnesina che la leggenda vuole di Michelangelo attrae magneticamente lo sguardo di chiunque si affacci nella sala. Successe anche a ma quando, a sedici anni, varcai per la prima volta l’ingresso della loggia.
Loggia di Galatea alla Farnesina: grandi pennelli a confronto
La Loggia di Galatea a Villa Farnesina, caso raro, custodisce una accanto all’altra le testimonianze di due scuole fondamentali per il Rinascimento italiano. Quella toscana rappresentata da Baldassarre Peruzzi e quella veneta, o veneziana, rappresentata da Sebastiano del Piombo. Entriamo a visitarla.