Era la notte del 16 dicembre 1117 quando nel porto di Monopoli manifestò (è il caso di dirlo) la sua presenza una zattera (in spagnolo almadia) fatta di lunghe travi. La leggenda vuole che quella zattera trasportasse un’icona che prese il nome di Madonna della Madia.
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Duomo di Lecce: la Cappella del Crocifisso
Anche visitando monumenti particolarmente conosciuti – come lo è il Duomo di Lecce – possono venir fuori scoperte inaspettate che magari si è tralasciato di guardare con attenzione in precedenti visite. Questo è il caso della Cappella del Crocifisso.
Egnazia: un cavaliere di 2300 anni fa
Provenienti dall’antica Illiria (Balcani nord occidentali), i Messapi si stanziarono nel sud della Puglia intorno al IX secolo. Controllavano un territorio corrispondente alle provincie di Brindisi e Lecce e parte di quella di Taranto e qui vissero indipendenti fino ad essere assoggettati ai romani dal 272 a.C.
San Vito Vecchio: la cripta salvata
Quella della Cripta di San Vito Vecchio a Gravina è una storia, per fortuna a lieto fine, di recupero di una serie di affreschi di matrice bizantina destinati a sicura distruzione.
Pomposa: i Giotteschi del Refettorio
A metà strada tra Venezia e Ravenna, ad un centinaio di chilometri da Rimini, l’Abbazia di Pomposa è un must se siete sulle tracce della Scuola Giottesca di Rimini.
Santo Stefano Rotondo: il mosaico di Primo e Feliciano
Santo Stefano Rotondo è senz’altro una delle chiese più scenografiche della Città Eterna. Certamente per la sua originale pianta rotonda. Poi per i due giri di colonne che ne dividono la pianta in due cerchi concentrici. Insomma, non si può che restarne affascinati.
Montorio: gli affreschi di San Leonardo
Montorio Romano custodisce nella chiesa intitolata a San Leonardo di Noblac (496-545), che della cittadina sabina è patrono, un ampio affresco recentemente restaurato ed in discreto stato di conservazione dedicato a San Leonardo e ad altri santi particolarmente venerati nella zona. L’opera, accolta nel catino absidale, è attribuita alla bottega dei fratelli Torresani.
Torcello: i mosaici della basilica
I mosaici della Basilica di Santa Maria Assunta a Torcello sono un must se siete appassionati di questa forma d’arte e, comunque, una meta culturale di assoluto valore anche in un luogo che è esso stesso arte come Venezia.
I mosaici di San Nilo: un ponte tra Venezia e Bisanzio?
Tra i grandi mosaici di tema sacro presenti a Roma e nei suoi dintorni quello presente nel Monastero di Santa Maria di Grottaferrata (o Abbazia di San Nilo) ha caratteristiche che lo rendono unico.
Da Bisanzio a Grottaferrata: la Madonna Odigitria di San Nilo
L’icona della Madonna Odigitria custodita nel Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata (o anche Abbazia Greca di San Nilo) racconta una storia antica ancora in parte da svelare.