La Casa del Principe di Napoli, nella Regio VI a Pompei non è per certo tra le più fastose della città vesuviana ma conserva un’esedra affrescata deliziosamente.
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Pompei: gli affreschi della Casa dei Vettii
Gli affreschi dell’oecus della Casa dei Vettii a Pompei (nella Regio VI) sono tra i più famosi dell’antica città vesuviana. Il loro stato di conservazione e la completezza dell’intera scenografia sono infatti rimarchevoli.
Mosaici del Museo Archeologico di Napoli: tra pietra e pennello
I mosaici del Museo Archeologico di Napoli sono una collezione di grande valore certamente per il loro straordinario pregio ma, altrettanto, per la finestra di conoscenza che ci aprono sulla pittura antica.
Pompei Villa dei Misteri: affreschi senza tempo
Gli affreschi nella Sala del Triclinio della Villa dei Misteri a Pompei sono un momento di pittura altissimo per qualsiasi epoca e latitudine. La loro visione non può che lasciare attoniti e pensosi.
Poggiardo: la cripta bizantina
Difficilmente potreste considerare completo un tour della Puglia bizantina se non visitaste la cripta di Santa Maria degli Angeli a Poggiardo. E vi sono parecchie ragioni per le quali questa affermazione è vera.
San Pietro a Crepacore: ponte tra Bisanzio e la Longobardia
La Chiesa di San Pietro a Crepacore, in provincia di Brindisi, deve la sua fama agli affreschi in stile bizantino in essa conservati ma, in realtà, è il complesso della sua storia a renderla importante.
Monopoli: la Madonna venuta dal mare
Era la notte del 16 dicembre 1117 quando nel porto di Monopoli manifestò (è il caso di dirlo) la sua presenza una zattera (in spagnolo almadia) fatta di lunghe travi. La leggenda vuole che quella zattera trasportasse un’icona che prese il nome di Madonna della Madia.
Duomo di Lecce: la Cappella del Crocifisso
Anche visitando monumenti particolarmente conosciuti – come lo è il Duomo di Lecce – possono venir fuori scoperte inaspettate che magari si è tralasciato di guardare con attenzione in precedenti visite. Questo è il caso della Cappella del Crocifisso.
Egnazia: un cavaliere di 2300 anni fa
Il Museo di Egnazia custodisce alcuni affreschi funerari messapici assai leggibili. I Messapi, provenienti dall’antica Illiria (Balcani nord occidentali), si stanziarono nel sud della Puglia intorno al IX secolo. Controllavano un territorio corrispondente alle provincie di Brindisi e Lecce e parte di quella di Taranto e qui vissero indipendenti fino ad essere assoggettati ai romani dal 272 a.C.. Forti i rapporti con Atene e la Magna Grecia anche se Taranto fu il loro storico avversario.
San Vito Vecchio: la cripta salvata
Quella della Cripta di San Vito Vecchio a Gravina è una storia, per fortuna a lieto fine, di recupero di una serie di affreschi di matrice bizantina destinati a sicura distruzione.