Mosaici, Mostre

Chuck Close Mosaics al MAR di Ravenna

Chuck Close, dal 5 ottobre al 12 gennaio 2020, esporrà presso il MAR – Museo d’Arte della Città di Ravenna, nell’ambito della VI edizione 2019 della Biennale di Mosaico Contemporaneo, le sue realizzazioni in ambito musivo ma non solo.

Infatti, Chuck Close,  dagli autoritratti e ritratti degli anni ’60 e ’70, dipinti in scala monumentale dalla riproposizione di scatti fotografici, ha poi esplorato diverse tecniche pittoriche, grafiche e fotografiche, tessili e, infine, musive.

Chuck Close Mosaics e il volto umano

Chuck Close Mosaics MAR ravennaLe opere di Chuck Close lavorano sulle possibilità di costruzione, ricostruzione e visualizzazione del volto umano, come conseguenza della condizione neuropsicologica dell’artista. Affetto da prosopagnosia – un disturbo cognitivo che non permette di riconoscere le persone per mezzo dei soli caratteri fisionomici – Chuck Close trasformato la malattia in un percorso artistico che induce ad una riflessione sulle relazioni tra le persone.

Partendo dalla bidimensionalità della fotografia, Chuck Close ha così sviluppato una pratica artistica con cui indagare gli infiniti modi di rappresentare lo stesso soggetto, dal realismo fotografico ai limiti dell’astrazione.

È un’emblematica ricerca, quella di Close, che si rivela di stringente attualità oggi, in una società abituata alla comunicazione dei volti per mezzo dei selfie e al loro riconoscimento automatico, grazie alle più recenti tecnologie e consentito dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale e della computer vision.

I mosaici della Metropolitana di New York

In questa sua esplorazione di tecniche e media, Chuck Close giunge al mosaico a seguito del coinvolgimento nel progetto artistico perchuk close mostra ravenna mar la Metropolitana di New York.

Dal 1985, infatti, il programma del dipartimento Arts & Design dell’Autorità di Trasporto Metropolitano si occupa dell’installazione di opere d’arte nelle stazioni della rete cittadina.

Dal 2017 le dodici opere della serie Subway Portraits di Close sono esposte nella stazione Second Avenue-86th Street di New York City.

Si tratta di ritratti di personaggi dell’arte, della musica e della cultura tra cui Cecily Brown, Philip Glass, Zhang Huan, Alex Katz, Lou Reed, Cindy Sherman e Kara Walker,

Chuck Close mostra Ravenna: le sezioni di Mosaics

La mostra presso il Museo d’Arte della Città di Ravenna è suddivisa in due sezioni. La prima è dedicata alla serie di opere a mosaico realizzata nel 2019 collaborazione con Mosaika Art and Design di Montréal (Canada) e Magnolia Editions di Oakland (California).

Chuck Close mosaiciSi tratta di sette opere in mosaico di grandi dimensioni. Tra queste due autoritratti e i ritratti di Lou Reed, Lucas Samaras e Lorna Simpson. La particolarità delle opere è quella di riproporre nei materiali tipici del mosaico l’ampia gamma di sperimentazioni tecniche e linguistiche propria dell’artista.

Ad accompagnare i mosaici, la prima parte della mostra espone una selezione di opere che rappresentano l’interesse di Chuck Close nei confronti di altre tecniche extra-pittoriche. Ad esempio le fotografie polaroid, gli arazzi lavorati su telaio jacquard, un tappeto in seta intessuto a mano, una preziosa stampa pochoir in 165 colori e un suggestivo autoritratto ottenuto con pittura a olio distribuita a mano per mezzo di stampi in feltro.

La seconda sezione di mostra documenta, con materiali video e fotografici, il lavoro svolto dai laboratori Mosaika Art and Design e Magnolia Editions per la realizzazione dei mosaici della stazione Second Avenue-86th Street di New York.

Un lavoro che ha visto i due laboratori impegnati in un processo di invenzione e di elaborazione di soluzioni inedite dal punto di visto tecnico e dei materiali, nella messa a punto delle tipologie di mosaico più adatte a tradurre le estetiche delle opere di Chuck Close.

Chuck Close Biografia:

Chuck Close (Monroe, Washington, 1940), dopo aver studiato presso l’Università dello stato di Washington a Seattle, l’Università di Yale e l’Accademia di Belle Arti di Vienna inizia ad insegnare presso l’Università del Massachusetts e dà avvio alla sua ricerca artistica figurativa attraverso la fotografia in bianco e nero.

I suoi ritratti, spesso associati al fotorealismo, ma più in rapporto con il minimalismo e l’arte processuale, diventano presto iconici nel chuck close mostra ravenna mosaicspanorama delle sperimentazioni pittoriche della fine degli anni ‘60.

Dall’inizio degli anni ‘70, al bianco e nero si affianca la ricerca sul colore che, dalla simulazione dei procedimenti fotografici, si apre progressivamente ad una più libera reinvenzione cromatica dei volti ritratti – scomposti in griglie di blocchi quadrati – la cui coerenza figurativa può essere colta solo ad una visione a distanza.

Le sue opere sono state ospitate e sono conservate presso alcune tra le più importanti istituzioni museali del mondo: MoMa, Whitney Museum of American Art, Met, New York; Walker Art Center, Minneapolis; SFMoMA, San Francisco; High Museum of Art, Atlanta; Hermitage, San Pietroburgo; Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia, Madrid.
Nella sua carriera Chuck Close ha partecipato a centinaia di mostre collettive e personali di rilievo internazionale.

Chuck Close. Mosaics – Informazioni

5 ottobre 2019 – 12 gennaio 2020
MAR – Museo d’Arte della città di Ravenna
Via di Roma 13 – Ravenna
Telefono +39 0544 482477 – 0544 482356
Info info@museocitta.ra.it
Orari: 9-18 dal martedì al sabato, 11-19 domenica e festivi, lunedì chiuso (il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura)

Alessia Gerli

Alessia Gerli ha studiato grafica all'IED di Roma ha esordito occupandosi di editoria nella rivista che ha raccontato la musica negli anni 80 e 90, Ciao 2001. In oltre vent'anni di attività si ė occupata di grafica pubblicitaria a tutto tondo, disegnando loghi e campagne. Appassionata calligrafa e amante dell'arte in tutte le sue diverse espressioni, da sempre ricerca la contaminazione tra questi mondi come fonte di ispirazione per i suoi progetti grafici.

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