Mostre

Lo Specchio di Sergio Baldassini

Gli occhi di Sergio Baldassini hanno quella luce viva e brillante, caratteristica di chi ha guardato oltre lo specchio e non vede l’ora di raccontarti quello che ha visto. E’ questa la prima sensazione che ho provato quando Sergio mi ha accolto al Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda di Perugia in occasione dell’inaugurazione della sua mostra DOPPIOSOGNO “I want you – Lo Specchio alla fine di una notte” a cura di Maddalena Rinaldi.

Con questa esposizione il progetto artistico “I Want You”, iniziato nel 2009 dall’artista romano, si arricchisce di nuovi elementi. Senza dubbio uno di essi è il raggiungimento della maturità doppiosogno sergio baldassiniartistica, simboleggiata dalla purezza estetica con la quale gioca attraverso la spazialità del luogo espositivo.

Baldassini è un’artista che usa molto la pienezza del vuoto tanto che delle volte pare che esponga proprio il vuoto. E’ il suo racconto site-specific che coinvolge il visitatore in questo percorso ostruito dalla massiccia leggerezza (inconsistenza) degli elementi utilizzati quali possono essere i fogli di carta e fili di spago.

sergio baldassiniLo spettatore muovendosi tra la pienezza e la vacuità dei volumi occupati può percepire questa sottrazione di materia che viene restituita a sua volta valorizzata e piena.

Molto interessante è l’opera realizzata direttamente sul muro della galleria; l’operazione di Sergio è semplicemente quella di grattare la superficie della parete.

Accelerandone quasi il suo normale deterioramento il risultato è che da una semplice superficie muraria esce fuori l’opera d’arte.

A questo punto si entra nel meccanismo del doppiosogno e dello specchio. Quello specchio, alla fine di una notte, quale immagine riflette? E soprattutto l’immagine riflessa è quella reale?

Interrogativi che sardonicamente Sergio pone a noi visitatori.

doppiosogno sergio barlassiniCamminando su questo filo del pensiero entriamo nella sala al piano terra dove invece Sergio Baldassini ha voluto esporre il progetto curatoriale di Eden Dust. “Prototipo di mostra collettiva priva di individualità” è il suo titolo e vale la pena riportare le prime parole della sua presentazione. “Sono anni che coltivo il desiderio di fare questa mostra. Una mostra collettiva senza artisti. E senza opere. Senza opere eseguite da artisti, quantomeno, ma con cose che potrebbero esserlo. Una mostra familiare, che dia l’impressione di essere già vista e che forse lo è stata davvero”.

Ormai abbiamo oltrepassato lo specchio di questo sogno e ci troviamo in una dimensione stereotipata in una mostra “tipo” con “opere tipo” con “artisti tipo” e soprattutto “parole tipo” di quelle che si leggono in qualsiasi mostra in un qualunque museo tra Los Angeles e il Buthan.

Ma anche qui risuona la domanda di prima: Lo specchio alla fine di una notte quale immagine riflette realmente? L’immagine di Sergio Baldassini o quella di Eden Dust?

Solo ai più attenti non sfuggirà il significato recondito di questo DOPPIOSOGNO.

Le due esposizioni in mostra presso il Centro Trebisonda dal 26 gennaio all’11 febbraio 2018, non sono nient’altro che la stessa immagine di quella complessa ricerca che da anni Sergio Baldassini porta avanti con raffinato pensiero. Non voglio aggiungere altro, dovete visitarla e lasciarvi guidare in questo viaggio “al termine della notte”.

DOPPIOSOGNO

“ I Want you – Lo specchio alla fine di una notte” di Sergio Baldassini a cura di Maddalena Rinaldi

Centro per l’Arte Contemporanea Trebisonda
Via Bramante 26
06122 Perugia

Lorenzo Rossi

Spoletino, ha affiancato agli studi giuridici una robusta passione per l’arte e i beni culturali. Seguendo questa vocazione negli ultimi anni si è occupato di cura dell’arte contemporanea, gestione museale e management di eventi culturali per istituzioni, musei ed eventi privati. Nel 2014 fonda a Spoleto la Galleria ADD-art della quale è responsabile amministrativo; un centro di sperimentazione per l’arte contemporanea e i suoi giovani protagonisti. Dal 2015 è consigliere di Progetto Arte nella gestione del Museo La Castellina di Norcia. Tra un vernissage e una mostra si diverte a scoprire nuove trattorie, quelle vere, nelle quali la forma e sostanza della cucina trovano il compimento e il massimo diletto per chi mangia.

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