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Duomo di Spoleto: Sant’Anna nascosta

di Lorenzo Bartolini

Il prezioso patrimonio storico-artistico del Duomo di Spoleto si può osservare anche da una prospettiva tutta particolare, ovvero dall’alto. Infatti, un apposito percorso consente di ammirare, oltre ai quadri e alle sculture del Museo Diocesano e alla Basilica di Sant’Eufemia, anche l’ex Cappella di Sant’Anna, gli affreschi di Filippo Lippi che ornano l’abside, nonché il campanile.

Infatti, se prima l’abside della Cattedrale di Spoleto, dedicata a Santa Maria Assunta, era visibile solamente dal

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basso, ora è possibile ammirare dall’alto gli affreschi che la ricoprono interamente.

Queste opere, realizzate da Filippo Lippi negli ultimi anni di vita, rappresentano le Storie della Vita della Vergine e la città di Spoleto li ha conservati in modo straordinario, nonostante i rimaneggiamenti che la Cattedrale ha subito nel corso dei secoli siano stati molti.

Duomo di Spoleto: la Cappella di Sant’Anna

Spoleto Duomo Cappella Sant'Anna Nicchia DestraLe manipolazioni non hanno però impedito di tramandare ai posteri i tesori più preziosi di questa chiesa, come il pavimento romanico e la Cappella di Sant’Anna, che conserva meravigliose pitture murali attribuibili a maestri che li hanno realizzati dalla fine del Trecento alla fine del Cinquecento. Tutto ciò si è conservato nonostante in un passato ormai remoto non sia stato ritenuto degno di sopravvivere.

Queste pitture murali devono essere ancora finite di restaurare, ma esprimono molto bene, con la loro ricchezza di personaggi e di scene, l’importanza della fede negli ultimi secoli del Medioevo.

Nella ex Cappella di S. Anna sono presenti alcune nicchie. in quella di destra si può ammirare un affresco Cappella Sant'Anna Santi Cipriano Giustinaraffigurante una Madonna con il Bambino tra San Girolamo e Sant’Urbano V.

Nella stessa parete si può ammirare un altro dipinto di autore diverso: La Madonna del Latte tra due sante regine. Un terzo autore probabilmente dipinse una Crocifissione e, nella seconda metà del Quattrocento un quarto autore dipinse i santi all’interno dell’archivolto, come suggerisce lo studioso Elvio Lunghi.

Nella nicchia di sinistra invece troviamo due raffigurazioni molto distanti per stile e per epoca: in alto una Madonna con il Bambino all’interno di una Natività di fine Quattrocento; in basso le Storie della vita di S. Giustina e S. Cipriano (seconda metà del Trecento), due santi martiri del terzo secolo d. C. che dopo essere sopravvissuti alla pece bollente, furono decapitati. A sinistra il battesimo dei santi.

Duomo Spoleto Cappella Sant'AnnaLe cappelle con i loro altari appartenevano ad alcune famiglie nobili della città: i Campello, i Brancaleoni, i Larghis e gli Iustili.

Tutti gli affreschi del Trecento e del Quattrocento rimasero coperti sotto uno spesso strato di intonaco della fine del Cinquecento e rividero la luce solo tre secoli dopo, cosicché è possibile osservare in un’unica parete una sezione di storia di almeno tre secoli.

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