ettore sottsass vetro fondazione cini biennale venezia
Mostre, Slider home

Ettore Sottsass: il Vetro a Venezia

Non so spiegarvi il perché ma l’atmosfera tranquilla dell’isola di San Giorgio Maggiore, così vicina a San Marco eppure così diversa, si sposa perfettamente al vetro. Ed ancor di più la rarefatta tranquillità delle Stanze del Vetro, alla Fondazione Cini.

Così la mostra Ettore Sottsass: il vetro ha, almeno per noi, una sua ambientazione ottimale, assolutamente concentrata. I duecento pezzi in mostra – che raccontano cronologicamente il rapporto tra Sottsass ed il vetro – sono certamente tanti, ma scorrono via veloci. Grazie, probabilmente, anche ad un allestimento semplice e perfetto.

Ettore Sottsass: il vetro tra oggetto e scultura

Il vetro, si sa, è un’arte raffinatissima. Quanto la sua fragilità, probabilmente. Un’arte quasi inscindibilmente legata all’uso pratico degli oggetti. Non è così, invece, in Ettore Sottsass che col vetro

ettore sottsass vetro fondazione cini venezia biennale
Ettore Sottsass – Asparagi Sacri

crea forme che sono spesso scultura pura. E l’architetto vive in prima persona questa dualità del vetro tanto da affermare: “alla fine gli oggetti che produco sembrano sculture di vetro, eppure non lo sono: sono un misto che non si capisce bene”.

Difficile dare consigli in mezzo a così tanta originalità e bellezza. La mostra va percorsa tutta godendosela fino in fondo.

Sottsass Fondazione Cini: una mostra da godere

Belli gli oggetti della prima sala con le opere degli anni ’70 ed ’80. Più vicine queste agli oggetti tipici del vetro. Alla finalità d’uso, per dirla in modo colto; comunque di classica, nitida, eleganza.

Poi nelle sale che seguono prende sempre più corpo la scultura. Sono degli anni ’90 gli Asparagi Sacri, realizzati per il noto gallerista di Zurigo Bischofberger (che curò artisti del calibro di Jean Michel Basquiat). Oppure il Vaso Anneaux dove 19 dischi di vetro si inanellano su un cilindro di metallo.

Degli anni 2000 la serie delle Kachina, ispirate alle omonime bambole degli indiani Pueblo. Bellissime, è curioso notare come non furono realizzate a Murano (come ci si aspetterebbe) ma a Marsiglia ed Amsterdam.

Il trionfo della scultura credo però si possa attribuire alle opere realizzate per la Millenium House di Doha in Qatar. Residenza trionfale dello sceicco Saud Al-Thani, disegnata nel 2002 da Arata Isozaki.

Ognuno di noi, in base ai suoi retaggi, troverà le sue affinità verso questa o quell’opera. Tutte, però, sono indistintamente vetri straordinari.

Ettore Sottsass: il vetro

fino al 30 Luglio 2017

Fondazione Cini
Isola di San Giorgio Maggiore – Venezia
info@lestanzedelvetro.org
T: +39 041 5229138
Vaporetto: Linea 2, fermata “San Giorgio”

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

2 Comments

Leave a Comment