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Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe

tatoLa mostra Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe alla Fondazione Ferrero, ad Alba, fino al primo febbraio 2015, rappresenta l’arte di Felice Casorati (1883–1963) nella completezza del suo percorso.

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe – curata da Giorgina Bertolino, coautrice del Catalogo Generale dei dipinti dell’artista – è una personale dedicata alla ricerca, alla storia pubblica e alla ricezione internazionale della pittura di Casorati, dagli anni Dieci agli anni Cinquanta del Novecento. Quaranta dei sessantacinque dipinti presenti nelle sale della Fondazione provengono da musei e istituzioni nazionali e internazionali.

Casorati alla Fondazione Magnani Rocca – Intervista con Stefano Roffi

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe: i contenuti

felice casorati
Felice Casorati – Ritratto di Hena Rigotti 1924

“La mia pittura accolta con tanta severità in patria, trovò all’estero consensi cordiali, talvolta entusiasti. Moltissime le riviste che mi dedicarono articoli. Fui invitato ad allestire mostre personali in Germania, in Belgio, in America, in Francia e persino in Russia. Le Gallerie d’Europa e d’America ospitarono fin troppo volentieri i miei quadri». Con queste parole, nel 1943, Felice Casorati raccontava nell’Aula Magna dell’Università di Pisa, la sua vicenda artistica.

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe raccoglie un nucleo di opere filologicamente coerenti rispetto agli obiettivi della mostra. Infatti, esse sono state individuate tra quelle che Casorati stesso scelse di presentare nelle esposizioni internazionali.

Celebrato come uno dei maestri dell’arte italiana del Novecento, Felice Casorati fu protagonista di quel rinnovamento del linguaggio artistico che ebbe nelle Biennali di Venezia e nelle sedi del circuito espositivo europeo e americano uno spazio di scambio e di confronto. Partecipò a importanti rassegne tra le quali le Esposizioni per il Centenario argentino di Buenos Aires e per il Centenario dell’Indipendenza di Santiago del Cile (1910). Le Esposizioni universali di Barcellona nel 1929 e di Bruxelles nel 1935. L’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1937. Presente a numerose mostre dedicate all’arte italiana, alle mostre itineranti del movimento artistico Novecento (Ginevra 1929, America Latina 1930, Stoccolma e Helsinki nel 1931), e nel dopoguerra, alla Documenta di Kassel (1955).
L’antologica Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe si prefigge di analizzare questa composita mappa espositiva, assumendo le Biennali veneziane come punto privilegiato d’osservazione: sono infatti dodici le edizioni della Biennale documentate nelle sale della Fondazione Ferrero.

Felice Casorati e il Ritratto

felice casorati La Signora Elisabeth Albrecht
Felice Casorati – La Signora Elisabeth Albrecht 1925

Apre la mostra il Ritratto della sorella Elvira, presentato alla Biennale di Venezia del 1907. Casorati avviò così la sua prima stagione pittorica, caratterizzata da quadri con figura che, secondo canoni naturalistici, declinano il tema delle età femminili. Ovvero Le vecchie comari (1908), Le ereditiere, esposto alla Biennale di Venezia 1910, Bambina su un tappeto rosso a Venezia nel 1912.
Accanto ad alcuni dei celebri capolavori – Ritratto di Maria Anna De Lisi (1918), Tiro al bersaglio (1919), Le uova sul cassettone (1920) – la mostra rintraccia l’itinerario di scelte compiute dall’artista sul versante interno della pittura e su quello della sua presentazione ufficiale. Ne emerge un Casorati che nelle occasioni importanti privilegia il ritratto.

In mostra ciò sarà sottolineato da una vera e propria “galleria di ritratti”. Quelli dedicati alla moglie Daphne Maugham, al mecenate Riccardo Gualino e ai suoi familiari, al compositore Alfredo Casella, alla danzatrice Raja Markmann, a Hena Rigotti, all’ingegner Gino Beria, ai coniugi Kurt ed Elisabetta Wolff, al pittore Riccardo Chicco.

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe offre un’occasione unica per ammirare insieme opere straordinarie normalmente distanti. È il caso della Madre, esposta alla Biennale di Venezia del 1924, insieme ad altre opere presentate allora: Manichini, il Ritratto di Hena Rigotti, il Concerto e i tre Ritratti Gualino. Questi ultimi sono nuovamente riuniti a trent’anni dalla mostra Dagli ori antichi agli anni Venti (Torino 1982).
Il Ritratto del Maestro Alfredo Casella del 1926, il Ritratto dell’ingegner Gino Beria del 1925-1926 documentano la partecipazione di Casorati al circuito espositivo internazionale della seconda metà degli anni Venti. Viceversa Ospedale, Gli scolari, e Beethoven, ricostruiscono parte dell’insieme presentato alla Biennale di Venezia del 1928.

Le opere degli anni ’30

Felice Casorati fondazione ferrero alba
Felice Casorati – Beethoven 1928

Felice Casorati prosegue la sua presenza alla Biennale di Venezia anche negli anni ’30. Tra le opere esposte nell’edizione del 1930 il Ritratto di fanciulla e in quella del 1934, Pomodori. In relazione agli anni Trenta troviamo poi in mostra la Venere bionda del 1933. Esposta nel 1937 nel Padiglione italiano dell’Exposition internationale di Parigi e acquisita dallo Stato francese nel 1938, la tela fu richiesta in prestito nel 1952 per la sala alla Biennale di Venezia che lo stesso Casorati concepì per antologizzare la propria storia pittorica. I prestiti del Detroit Institute of Arts consentono di vedere il Ritratto di mia moglie, esposto al Premio Carnegie nel 1933 e nel 1936, e Icaro, presentato nell’edizione 1939.

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe è fondata su una approfondita ricerca iniziata nel 2013. Gli esiti della ricerca confluiscono nel catalogo, curato da Giorgina Bertolino ed edito da Silvana Editoriale. Il volume documenta le opere esposte con saggi della curatrice, di Sergio Cortesini, Maria Chiara Donini, Ana Gonçalves Magalhães.

La collaborazione della GAM di Torino – depositaria della più ampia collezione pubblica di opere di Felice Casorati – conferma l’impostazione scientifica del progetto, avvalorato dal Comitato scientifico presieduto da Danilo Eccher, direttore della Galleria torinese e composto da personalità autorevoli: Edith Gabrielli, Carlo Sisi, Ester Coen, Flavio Fergonzi, Maria Cristina Bandera, Luigi Cavallo, Ana Gonçalves Magalhães, Virginia Bertone. 

Approfondimenti

Se volete visualizzare alcune immagini di opere di Casorati in HD cliccate Felice Casorati Opere Artepiù

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Felice Casorati – Lo Studio

Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe

25 ottobre 2014 – 1 febbraio 2015
Fondazione Ferrero – Alba