Torna al Castello Estense di Ferrara “L’arte per l’arte”, progetto del Comune di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte. Progetto dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e artistico della città. Leggi tutto…
Dipingere gli affetti: la mostra
Ferrara di nuovo protagonista grazie al progetto “L’arte per l’arte” . Un vero e proprio capitale artistico, di grande rilevanza storica, che l’esposizione al Castello Estense restituisce al grande pubblico. La visita sembrerà un viaggio nel tempo che spazierà dal tramonto del dominio Estense fino al secolo dei Lumi. Il periodo storico e artistico quindi, che va dal Cinque al Settecento.
I protagonisti di questo viaggio
Le tappe di questo itinerario ci condurranno al cospetto dei due importanti protagonisti della rivoluzione naturalistica di inizio Seicento: Ippolito Scarsella detto Scarsellino e Carlo Bononi.
Entrambi caratterizzano la Ferrara di quegli anni facendone uno dei più intriganti centri artistici dell’epoca.
Conosceremo Giuseppe Mazzuoli detto il Bastarolo, il cui il manierismo castigato è fondamentale nella seconda metà del Cinquecento. A seguire Gaspare Venturini, pittore molto attivo per i duchi e per committenti religiosi. Infine l’enigmatico Giuseppe Caletti, curiosa figura di artista maledetto operante nella prima metà del Seicento. Ammireremo Giuseppe Avanzi, un pittore di mediazione che schiuderà il sipario al Settecento.
A chiudere le singolari personalità di Giacomo Parolini e Giuseppe Zola.
Perché Dipingere gli affetti?
Per una doppia evocazione simbolica. La prima riguarda il linguaggio: le opere che verranno esposte in Castello si muovono nel solco degli orientamenti successivi al Concilio di Trento che delegavano all’arte il compito di mediare tra il fedele e la religione, tra il visibile e l’invisibile. Tutto ciò attraverso forme naturalistiche, emotive e familiari, nelle quali l’uomo del Sei e Settecento si potesse riconoscere. La seconda attiene alla vocazione umanitaria che animava i luoghi da cui esse erano originariamente collocate. Non delle chiese qualsiasi, ma gli altari, le cappelle e gli ambienti di istituti religiosi che ponevano al centro del loro operare l’aiuto verso gli altri. Un insieme di esperienze animato da figure di primo piano della corte Estense come Alfonso II a Barbara d’Austria, fino a Margherita Gonzaga. Quindi una fetta consistente della nobiltà e della borghesia cittadina, impegnata nell’attività di carità e solidarietà.
Un vero e proprio viaggio nel tempo, alla ricerca delle radici moderne di Ferrara, non solo sotto il profilo storico-artistico, ma anche dal punto di vista sociale.
Ferrara Castello Estense – Dipingere gli affetti.
La pittura sacra a Ferrara tra Cinque e Settecento
Ferrara – Castello Estense
26 Gennaio – 26 Dicembre 2019
http://www.castelloestense.it