Dinamico, poliedrico, brillante sono alcuni degli aggettivi che si attagliano a Fortunato Depero (1892–1960). E a Depero, la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo, a Parma, dedica una mostra che raccoglie oltre cento opere.
Si tratta di dipinti, di tarsie in panno, collage, abiti, mobili, disegni, progetti pubblicitari, a dimostrare la poliedricità dell’artefice e la sua capacità di mettere in comunicazione le discipline dell’arte, dalla pittura alla scultura, dall’architettura al design, al teatro.
Fortunato Depero il futurista
Il futurista Depero si schiera contro i modelli comuni provocando la rottura di schemi obsoleti grazie ad un lavoro

creativo che, oltre all’estro, richiede tempo, sapienza, organizzazione. Ed anche la volontà un po’ folle di andare oltre il limite, dettando regole nuove in continuo mutamento. Infatti, ancor oggi l’artista ci appare come dispensatore di meraviglia.
La mostra è articolata in cinque capitoli:
- Irredentismo e futurismo. La formazione alla Scuola Elisabettina e l’adesione futurista
- Teatro magico. Chant du rossignol, Balli plastici, Anihccam
- La Casa del mago. La produzione artistica tra design e artigianato
- New York. Depero Futurist House
- Rovereto. Verso il museo
Depero alla Fondazione Magnani: il percorso
L’esposizione prende avvio dai primi passi dell’artista in Irredentismo e futurismo, dagli esordi roveretani fino al periodo romano quando, nel 1915, firma con Giacomo Balla il manifesto Ricostruzione futurista dell’universo, che custodisce il sogno di un’opera d’arte totale, capace di inglobare tutti i linguaggi della ricerca artistica.
Il teatro magico inizia col balletto Chant du rossignol commissionato nel 1916 a Depero da Sergei Diaghilev, e prosegue coi Balli plastici, nati dalla collaborazione con Gilbert Clavel. Il movimento sulla scena dell’automa è meccanico e rigido, le marionette riportano ai valori dell’infanzia, del sogno, del gioco, del magico.
A Rovereto nel 1919, finita la guerra, Depero dà vita a un suo grande sogno, quello di aprire una Casa d’arte futurista, specializzata nel settore della grafica pubblicitaria, dell’arredo e delle arti applicate e, in particolare, in quello degli arazzi. Dal 1921 la casa d’arte, grazie all’apporto della moglie Rosetta Amadori e di alcune lavoranti, lavora a pieno ritmo, creando una importante produzione artistica differenziata.
Fortunato Depero a New York
Nel 1928, dopo i successi ottenuti nelle principali esposizioni nazionali e internazionali, Depero e Rosetta si

trasferiscono a New York. Il loro soggiorno negli Stati Uniti dura ventiquattro mesi, dal novembre 1928 all’ottobre 1930. Qui l’artista apre la Depero’s Futurist House, una sorta di filiale americana della casa d’arte di Rovereto. Incontra dopo dieci anni Leonide Massine direttore artistico del Roxy Theatre che lo coinvolge come scenografo.
Negli anni cinquanta, al ritorno da un secondo viaggio negli Stati Uniti, l’artista progetta e realizza, grazie anche alla collaborazione del Comune di Rovereto, il primo museo futurista, una insolita e originale consacrazione della sua opera.
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DEPERO il mago
Fondazione Magnani-Rocca
18 marzo – 2 luglio 2017
via Fondazione Magnani-Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Orario: martedì – venerdì ore 10-18 (biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica, festivi ore 10-19 (biglietteria chiude alle 18).
Lunedì chiuso, aperto lunedì di Pasqua, lunedì 24 aprile e lunedì 1° maggio.
Ingresso: € 10,00 – € 5,00 per le scuole.
Informazioni T. 0521 848327 / 848148
info@magnanirocca.it
www.magnanirocca.it
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