Francesco Maria Bourbon Del Monte, marchese di Monte Santa Maria, nasce a Venezia il 5 luglio 1549 da Ranieri, primo conte di Monte Baroccio, e da Minerva Pianosa. I suoi padrini di battesimo sono Pietro Aretino, Tiziano e Jacopo Sansovino.
Il marchesato di Monte Santa Maria
I Bourbon Del Monte erano reggenti dal 1250 del marchesato di Monte Santa Maria, a sud di Città di Castello. Un feudo di origine imperiale posizionato in modo particolare: infatti era una sorta di stato cuscinetto tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio. Ne era reggente il membro più anziano della famiglia e questo privilegio spettò a Francesco Maria dal 1615 al 1626.
Bourbon Del Monte: una dinastia ben imparentata
Il ramo dei Bourbon Del Monte di cui faceva parte Francesco Maria era originario di Pesaro e vicino ai della Rovere. In quei decenni guidava il Ducato di Urbino Guidubaldo II della Rovere (1514-1574). Così Francesco visse proprio ad Urbino alla corte di Guidubaldo fino all’età di venticinque anni compiendo studi giuridici ed umanistici.
Dicevamo che a Francesco Maria non mancavano antenati influenti. Sua nonna era Ippolita Sforza di Santa Fiora. Tra le bisnonne contava una Monaldeschi e una Orsini, tra le trisnonne, per via della famiglia Orsini, una Farnese.
Il fratello scienziato
Ad Urbino risiedeva anche suo fratello maggiore Guidubaldo, astronomo e matematico ma anche uomo d’arme. Nel 1588 divenne ispettore delle fortificazioni del Granducato di Toscana e dunque assai vicino ai Medici. Guidubaldo era amico di Torquato Tasso e di Galileo Galilei e di certo ebbe notevole importanza nella prima parte della vita del giovane Francesco Maria.
Quest’ultimo, comunque, già in giovane età era in grado di provvedere a se stesso: nel 1563 era commendatario dell’abbazia di S. Croce di Monte Fabali, sebbene non avesse ancora preso gli ordini.
Francesco Maria Bourbon del Monte Biografia
La biografia di Francesco Maria Del Monte entra nel vivo quando tra il 1575 e il 1576 lascia Urbino e si trasferisce a Roma al seguito del cardinale Alessandro Sforza di Santa Fiora (1543-1581). Qui fu Referendario del Tribunale della Segnatura Apostolica, di cui lo Sforza era Prefetto, e Vicelegato delle Marche.
Alla morte di Alessandro Sforza, gli fu offerta la Diocesi di Pesaro, ma scelse invece (con notevole lungimiranza) di andare al servizio del cardinale Ferdinando de’ Medici (1549-1609). Quando nel 1587 muore improvvisamente il fratello di Ferdinando, Francesco I, questi è costretto a lasciare la carriera ecclesiastica per divenire il nuovo Granduca di Toscana.
Così, il 14 dicembre 1588, Francesco Maria Bourbon del Monte viene nominato cardinale diacono di Santa Maria in Domnica da papa Sisto V Peretti. Nel contempo, continua a seguire gli interessi dei Medici presso il papa divenendone, per così dire, l’ambasciatore presso il papa.
La sua residenza diviene Palazzo Madama, di proprietà dei Medici: un luogo che diverrà centrale nel periodo romano di Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio.
La sua carriera ecclesiastica può senz’altro definirsi molto importante. Partecipò ad otto conclavi ed in quello del 1621 (che vide eletto il cardinale Alessandro Ludovisi con il nome di Gregorio XV) fu tra i possibili candidati. Il veto della Spagna non consentì però alla sua candidatura di procedere oltre.
Titoli cardinalizi e congregazioni
Fu Prefetto della Sacra Congregazione del Concilio di Trento dal 1606 al 1616 e poi Prefetto della Sacra Congregazione dei Riti. In questa veste seguì la canonizzazione di Sant’Isidoro, Sant’Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio, San Filippo Neri, Santa Elisabetta di Portogallo.
Tornando ai titoli cardinalizi, nel 1591 Gregorio XIV lo nominò cardinale presbitero dei Santi Quirico e Giuditta, occasione nella quale prese i voti sacerdotali. L’anno dopo divenne cardinale di Santa Maria in Aracoeli. Nel 1611 optò per il titolo cardinalizio di Santa Maria in Trastevere. Nel 1612 diviene cardinale protopresbitero, cioè il cardinale più anziano tra i porporati presbiteri optando per il titolo di San Lorenzo in Lucina.
Il 16 settembre 1615 accede, con l’ordine di Cardinale Vescovo alla sua prima sede vescovile suburbicaria, quella di Palestrina. Fu consacrato vescovo da Paolo V Borghese nella Cappella Sistina: ad assistere il papa il cardinale Benedetto Giustiniani, amico fidato di Del Monte. Nel 1621 optò poi per la sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina.
Il 27 settembre 1623 divenne Decano del Sacro Collegio ed ebbe il titolo della Sede Suburbicaria di Ostia e Velletri tradizionalmente spettante al Decano.
Francesco Maria Bourbon del Monte, marchese di Monte Santa Maria, mori il 27 agosto 1627 nella sua residenza di Palazzo Madama. I funerali si tennero nella vicina chiesa di San Luigi dei Francesi. Fu sepolto nella chiesa di Sant’Urbano alla Caffarella.
Francesco del Monte e Galileo Galilei
Come abbiamo visto Galileo (1564-1642) era in rapporti con Guidubaldo del Monte. Questi chiese al fratello Francesco di intervenire presso i Medici per fargli avere la cattedra di matematica a Pisa nel 1589 e a Padova nel 1592. Il rapporto tra i due si trasformò in amicizia e Galileo fu anche ospite del cardinale a Palazzo Madama. Galileo regalò a Francesco del Monte una copia del Sidereus Nuncius e un cannocchiale.
Gli interessi scientifici del cardinale erano vasti. Disponeva di un camerino alchemico nel Casino dell’Aurora di quella che oggi è Villa Boncompagni Ludovisi. Tra il 1596 e il ’97 Caravaggio ne affrescò il soffitto.
Francesco Maria del Monte mecenate di Caravaggio
La biografia di Francesco Maria Bourbon del Monte sarebbe incompleta se non parlasse del suo rapporto con Caravaggio. Infatti, il cardinale fu un grande cultore delle arti ed in particolare della pittura e della musica. Ne fu anche un grande collezionista: quadri, reperti archeologici, quali il famoso Vaso di Portland, strumenti musicali preziosi ornavano la sua residenza.
Fu il primo grande mecenate di Caravaggio. Nella seconda metà del 1595 invitò Caravaggio a risiedere presso di lui a Palazzo Madama: qui il pittore rimase fino al 1601. Non fu soltanto il committente di opere importanti del Merisi ma anche colui che lo introdusse ad alcuni dei più influenti personaggi della Roma del suo tempo. Insieme a Costanza Colonna marchesa di Caravaggio fu colui che più lo protesse dalle sue stravaganze, alle volte apertamente, altre da dietro le quinte.
Per Francesco del Monte Caravaggio dipinse tra l’altro il Suonatore di Liuto, I Musici, Il Baro, Buona Ventura, Bacco coronato di pampini, la Medusa, Santa Caterina d’Alessandria. Dal canto suo creò le condizioni perché il Merisi avesse le commissioni della Cappella Contarelli a San Luigi dei Francesi e della Cappella Cerasi a Santa Maria del Popolo.
5 Comments