Caravaggio, Mostre, Storia dell'arte

Gherardo delle Notti in mostra a Firenze

La Galleria degli Uffizi apre la stagione espositiva di Firenze 2015. Un anno ad arte con la prima mostra monografica dedicata al pittore caravaggesco di origine olandese Gerrit van Honthorst, più noto come Gherardo delle Notti per la particolarità di ritrarre scene a lume di notte, con suggestivi effetti luministici, generati dall’intenso chiarore della luce di candela, contrapposti alle ombre.

A raccontarne l’importanza è Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi:

Gerrit van Honthorst e l’Italia

Quando Gerrit van Honthorst se ne andò improvvisamente da Roma nella tarda primavera del 1620 per fare definitivamente ritorno nella natia Utrecht, dovevano essere circa dieci anni che risiedeva in Italia. Probabilmente infatti era giunto a Roma all’inizio del secondo decennio del XVII secolo (1610-1611 circa). Il periodo dell’attività italiana del pittore è quello qualitativamente più ricco e denso di novità stilistiche.

Il suo accostamento alla rivoluzione caravaggesca fu pressoché immediato e i suoi primi dipinti attestano la forza e la crudezza dell’arte di un giovane pittore nordico folgorato dal naturalismo di Caravaggio.

gherardo delle notti
Gherardo delle Notti – Cena con suonatore di liuto

Honthorst diventò in poco tempo un grande protagonista e le sue prove ebbero l’onore di occupare altari importanti delle chiese romane e genovesi, successo non così comune per un maestro di forte impronta naturalistica. Ben presto fu ricercato da prestigiosi collezionisti, come il marchese Vincenzo Giustiniani e il Granduca di Toscana Cosimo II.

È proprio anche grazie alla passione di Cosimo II per Gherardo se oggi Firenze, e nella fattispecie la Galleria degli Uffizi,  possiede sue cinque bellissime tele. Fra queste, tre sono dedicate a soggetti conviviali, decisive per lo sviluppo di questa tipologia d’immagini in ambito italiano e nordico. Anche l’ambasciatore mediceo a Roma, Piero Guicciardini, commissionò a Gherardo nel 1619 la pala per l’altare della sua cappella (la maggiore) in Santa Felicita: quella grande Adorazione dei pastori dipinta a lume di notte, che fu vittima dell’attentato mafioso degli Uffizi nel 1993.

Gherardo delle Notti. Quadri bizzarrissimi e cene allegre

Gherardo delle NottiLa mostra documenta sia la fase iniziale di attività (più nordica con opere come il Cristo morto con due angeli del Palazzo Reale di Genova o la nuova Preghiera di Giuditta prima di decapitare Oloferne, di collezione privata), sia quella più famosa e matura. A questa seconda fase appartengono i risultati che hanno reso celebre il pittore, come le tele conviviali fiorentine Cena con sponsali, Buona ventura, Cena con suonatore di liuto o quelle appartenute a Vincenzo Giustiniani con l’eccezionale prestito del Cristo dinanzi a Caifa della National Gallery di Londra. Particolarmente importante la presenza di tre pale d’altare: quella genovese per la chiesa di Sant’Anna Santa Teresa incoronata da Cristo, quella per Santa Maria della Scala a Roma Decollazione del Battista e la grande tela della chiesa dei Cappuccini di Albano, del 1618, Madonna in gloria con i santi Francesco e Bonaventura.

Oltre ai quadri eseguiti in Italia è esposta anche una serie di dipinti realizzati da Honthorst in Olanda, nei primi anni dopo la partenza dalla penisola, per documentare come la sua tavolozza andò gradualmente schiarendosi: fra essi, il celeberrimo Violinista allegro del Rijksmuseum di Amsterdam.

Il Luminismo: pittura a lume di candela

Un’ampia sezione documenta la grande influenza avuta da Gherardo sullo sviluppo del filone della pittura a lume di notte, presentando opere di Gherardo delle Nottiartisti che percorsero questa strada. Completa l’esposizione il confronto con alcuni pittori attivi sulla scena romana insieme a Gherardo, che mostrano evidenti tangenze con la sua arte, in uno scambio vivace e fecondo. I suoi concittadini Dirck van Baburen e Hendrick Terbrugghen, entrambi di Utrecht; lo Spadarino (il cui Convito degli dei degli Uffizi era stato riferito a Honthorst); Bartolomeo Manfredi, autore, come Gherardo, di fondamentali scene conviviali.

In mostra Caravaggio è presente col Cavadenti  della Galleria Palatina, eseguito nel 1609 e ben presto giunto alla corte granducale. Il quadro dovette essere decisivo per la messa a punto dei temi prediletti dal pittore olandese, che lo citerà in almeno tre dipinti. Considerata tale circostanza e la passione di Cosimo II e di Piero Guicciardini per Honthorst, pare lecito ipotizzare che il pittore abbia soggiornato anche a Firenze.

Gherardo delle Notti quadri bizzarrissimi e cene allegre

Galleria degli Uffizi
10 febbraio – 24 maggio 2015
curatore Gianni Papi
Orario: Martedì – Domenica ore  8.15 – 18.50; la biglietteria chiude alle 18.05
Chiuso il lunedì e il 1 maggio
Info e prenotazioni: Firenze Musei 055.290383
e-mail firenzemusei@operalaboratori.com
www.unannoadarte.it

Guarda i due VIDEO sulla mostra di Gherardo delle Notti:

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.