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Giacomo Balla Astrattista Futurista

La mostra Giacomo Balla Astrattista Futurista alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo a Parma presenta il percorso dell’artista attraverso l’analisi del Manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo.

Il manifesto fu uno dei testi teorici più rivoluzionari dell’arte del Novecento e venne sottoscritto dallo stesso Balla (Torino 1871 – Roma 1958) e da Fortunato Depero.

Giacomo Balla Astrattista Futurista: il percorso

La mostra Balla Astrattista Futurista è articolata per temi, ripercorrendo i capisaldi del Manifesto del 1915:
1. Astratto: la luce nei pastelli di inizio 900 realizzati a Villa Borghese -in particolare Fontana (che piange) della Banca d’Italia- e negli studi dell’iride del 1912, per concludersi con Finestra di Düsseldorf, l’ultimo documento pittorico del passaggio tra pittura oggettiva e astrattismo.
2. Dinamico: il dinamismo nel volo delle rondini, nell’automobile che corre, nella velocità astratta.
3. Trasparentissimo: i cicli delle Stagioni e delle Trasformazioni Forme e Spirito.
4. Coloratissimo e Luminosissimo: il paesaggio artificiale con Linee forze di paesaggio + sera del 1917-18, mai visto in una mostra prima d’ora, Feu d’Artifice e i Fiori in 3D.
5. Autonomo: autoritratti come ecce homo dell’artista.
6. Trasformabile: il vestito e il mobile futurista dalla caleidoscopica Casa Balla.
7. Drammatico: l’interventismo in guerra, con Dimostrazione interventista del 1915, riscoperto sul retro del dipinto Verginità del 1926.
8. Volatile: la figura femminile. dal primo pastello con Elisa che cuce (1898) al Dubbio (1907-1908), dai ritratti femminili degli anni venti al celebre Noi 4 allo specchio (1945).
9. Scoppiante: la linea della velocità nelle sculture: dal rossissimo Pugno di Boccioni al Complesso plastico (studi e progetti da Casa Balla).

Futurismo: la storia

L’11 marzo del 1915, insieme a Fortunato Depero, Balla firma il manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo che giacomo balla fondazione magnani roccarappresenta una delle tappe più significative nell’evoluzione dell’estetica futurista. Con questo manifesto trova maturazione la volontà del Futurismo di ridefinire ogni campo artistico secondo le sue teorie e di rifondare le forme stesse del mondo esterno fino a coinvolgere anche gli oggetti e gli ambienti della vita quotidiana.

Per il Futurismo l’arte non è più fine a se stessa e non ha come obiettivo la pura esperienza estetica ma diviene uno strumento per affermare una diversa concezione della vita e un suo rinnovamento, nel quale predomina un intento di trasformazione culturale verso l’idea che il Futurismo ha della modernità. La più importante innovazione proclamata dal manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo è di estendere l’estetica futurista a tutti gli aspetti della vita quotidiana. I campi della ricerca sembrano illimitati: arredo, oggettistica, scenografia, moda, editoria, grafica pubblicitaria: nulla sembra essere estraneo alla sensibilità dei due artisti.

Manifesto della Ricostruzione Futurista dell’Universo

Giacomo Balla Astrattista FuturistaQuesti gli intenti dichiarati all’inizio del Manifesto: “… Il futurismo pittorico si è svolto quale superamento e solidificazione dell’impressionismo, dinamismo plastico e plasmazione dell’atmosfera, compenetrazione di piani e stati d’animo … Noi futuristi, Balla e Depero, vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l’universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente. Daremo scheletro e carne all’invisibile, all’impalpabile, all’imponderabile, all’impercettibile. Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell’universo, poi li combineremo insieme, secondo i capricci della nostra ispirazione …

Il parolibero Marinetti ci disse con entusiasmo: «L’arte, prima di noi, fu ricordo, rievocazione angosciosa di un Oggetto perduto (felicità, amore, paesaggio) perciò nostalgia, statica, dolore, lontananza. Col Futurismo invece, l’arte diventa arte-azione, cioè volontà, ottimismo, aggressione, possesso, penetrazione, gioia, realtà brutale nell’arte, splendore geometrico delle forze, proiezione in avanti. Dunque l’arte diventa Presenza, nuovo Oggetto, nuova realtà creata cogli elementi astratti dell’universo. Le mani dell’artista passatista soffrivano per l’Oggetto perduto; le nostre mani spasimavano per un nuovo Oggetto da creare» …

Le invenzioni contenute in questo manifesto sono creazioni assolute, integralmente generate dal Futurismo italiano. Nessun artista di Francia, di Russia, d’Inghilterra o di Germania intuì prima di noi qualche cosa di simile o di analogo. Soltanto il genio italiano, cioè il genio più costruttore e più architetto, poteva intuire il complesso plastico astratto. Con questo, il Futurismo ha determinato il suo Stile, che dominerà inevitabilmente su molti secoli di sensibilità.”

Sempre in tema di Futurismo, puoi anche leggere:

Mostra Giacomo Balla Astrattista Futurista

a cura di Elena Gigli e Stefano Roffi

dal 12 settembre all’8 dicembre 2015

Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (PR)

Info: T. 0521 848327 / 848148 info@magnanirocca.it www.magnanirocca.it

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