Ignacio Goitia (Bilbao 1968) vi affascinerà con la freschezza dei suoi colori, con tele di colta ironia che invitano alla riflessione e, nel contempo, aprono al divertimento.
Ignacio Goitia: breve biografia
Ignacio Goitia è tutto fuorché un artista improvvisato. Al contrario, innamorato della pittura fin da bambino grazie ai viaggi con la famiglia, è un artista di studi lunghi ed articolati.
Studia anzitutto nella sua terra natale, i Paesi Baschi, laureandosi nella locale Facoltà di Belle Arti nel 1993. Ma nel 1991 frequenta a Firenze la Scuola Internazionale “Lorenzo de Medici”. Nel 1993 è anche allievo del Norkfolk Institute of Art a Norwich in Inghilterra. Nel 1994 si iscrive al corso di dottorato presso la sua università natale ma nel 1995 frequenta anche l’Escuela de San Alejandro de La Habana a Cuba.
Nel 2006 vince una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri francese e risiede presso la presso la Cité des arts di Parigi.
Oggi si divide tra Bilbao e Miami ma Roma è la sua città preferita dove ha trascorso lunghi periodi.
La pittura
In un’intervista, Goitia ha detto: “Roma in particolare è alla base della nostra civiltà, e si trova in tutto, dalle fognature all’urbanistica o al diritto, per non parlare di architettura, scultura o proporzioni, e tutto questo è fondamentale, è importante conoscerla in profondità per giocare a romperla o trasformarla”.
Nelle tele di Ignacio Goitia questo amore per l’antico è evidente, non fosse altro che per i numerosi richiami agli antichi monumenti ma anche alle architetture rinascimentali. Ma spesso l’antico è messo a confronto, o integrato, nel moderno in opere palesemente irreali, quasi surrealiste. Ciò non solo per il blending di architetture antiche e moderne ma anche per i personaggi al di fuori del tempo (ma quale tempo?) che popolano le sue tele.
La tecnica è sempre inappuntabile sia nell’uso del pennello che nella capacità di gestire la prospettiva. Alegoria del Esfuerzo ne è un bel esempio.
Il valore della storia e della libertà
Dunque, da un lato amore per l’antico ed elevato considerazione per il valore della storia come guida per l’evoluzione dell’uomo. Dall’altro, l’attenzione al concetto di diversità ed al valore della libertà.
“L’arte ci aiuta a riflettere su concetti come libertà, rispetto o pregiudizi sociali, fa parte della sua magia” ha detto a questo proposito Goitia.
In questo ragionamento si inserisce En la gliptoteca de Munich (2011) dove un folto gruppo di donne in burka, dipinte di spalle, guardano l’irriverente Fauno Barberini.
La mostra “L’universo di Ignacio Goitia” all’Instituto Cervantes di Roma racconta dell’amore per l’antico e degli studi in Italia nell’allestimento delle sale. Qui le tele sono incastonate in teatrali quinte rinascimentali. Statue e cariatidi disegnate da Goitia fungono da cornici in assoluta coerenza con le architetture dei Piazza Navona su cui la Sala Dalì dell’Instituto Cervantes affaccia.
Mostra Ignacio Goitia: un inizio a sorpresa
Non solo la tela costituisce il mezzo espressivo di Goitia ma anche le installazioni. Così la mostra L’Universo di Ignacio Goitia all’Instituto Cervantes si apre con una sala dove figure reali e immaginarie, non facilmente collocabili in un’epoca ed in una storia comune, a grandezza naturale, popolano uno spazio onirico dominato da una giraffa… Le giraffe sono, probabilmente, l’animale preferito di Goitia ed hanno spesso popolato le sue tele. Del resto, la loro metafisicità le rende perfette interpreti di quella straordinaria creatività dell’arte spagnola del XX secolo da Gaudì a Mirò a Dalì.
In questo caso, questa piccola sala del sogno permette al visitatore di divenire parte della scena, personaggio anche lui. Nulla vieta, anzi mi sembra opportuno, che ciascuno reinventi questo spazio inserendosi al suo interno e rappresentandolo attraverso gli scatti del proprio (o altrui) smartphone.
Dimenticavo, le silhouette sono colorate da un lato e nere dall’altro cosicché, a seconda del lato da cui vi ponete, la sala vi apparirà in bianco e nero (così sono le pareti) o a colori!
L’Universo di Ignacio Goitia
fino al 27 Giugno 2020
Instituto Cervantes
Piazza Navona 91 – Roma
Ingresso gratuito – prenotazione obbligatoria via mail
Telefono 06 6861871
pnavona@cervantes.es