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Kobra: il murales di Galileo a Pisa

Eduardo Kobra celebra con un grande murales Galileo Galilei proprio a Pisa che nel 1564 diede i natali al grande astronomo. Il murales, di ben 160 metri quadri, si trova a Via Silvio Pellico ovvero a pochi passi da uno storico emblema della street art.

Infatti siamo a poche centinaia di metri da un’opera storica: il murales di Keith Haring Tuttomondo in Piazza Vittorio Emanuele II. A non molta distanza, una decina di minuti a piedi, in Via Conte Fazio, troviamo l’altro murales pisano dedicato a Galileo Galilei e realizzato da Gionata Gesi, in arte Ozmo.

Eduardo Kobra: il murales di Galileo Galilei a Pisa

Sullo sfondo di un cielo stellato, Galileo osserva con un cannocchiale le stelle o, forse, il futuro. Il cannocchiale è, in realtà, la Torre di Pisa. Kobra dipinge il viso di Galileo con le sue geometrie colorate come ha fatto in passato con i volti di altri grandi personaggi dell’umanità. Ai colori va aggiunto il bianco della folta barba che dona ulteriore luce alla composizione. Il risultato finale è importante e merita di essere visto dal vivo.

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Eduardo Kobra – Galileo Galilei, Pisa

Pisa rafforza così la sua vocazione per la street art in linea con il pensiero di Kobra. A infatti dichiarato il muralista di San Paolo del Brasile: “L’arte urbana è democratica ed inclusiva per vocazione, per questo può fare la differenza; Io vedo le città come grandi gallerie d’arte all’aperto, accessibili a tutti. Anche a chi magari non è mai entrato in un museo e non ha modo di accedere agli ambienti esclusivi delle gallerie d’arte contemporanee. Qui le persone semplici hanno lo stesso diritto di sguardo dei critici, la stessa possibilità di essere coinvolte e interpellate dalle opere. La bellezza di dipingere sui muri dei palazzi è questa: le opere poi dialogano con chi cammina per le strade. Questo lavoro innesca un processo che non solo cambia il volto della città, ma anche qualcosa nel modo di vivere di chi la abita”.

Il Galileo di OZMO

In realtà il Galileo di Kobra non è l’unico omaggio al grande scienziato realizzato a Pisa da uno street artist. Infatti nel 2017 fu il pontaderese Gionata Gesi, in arte Ozmo, il primo murales dedicato a Galileo Galilei. Un’opera molto diversa da quella del brasiliano che sfrutta l’interno nero della silhouette della testa di Galilei come sfondo per il firmamento ed i pianeti. Ai due lati e sotto la silhouette, in oro, gli strumenti dell’astronomo e matematico pisano.

Anche in questo caso, come per Haring, il murales non è distante da quello di Kobra: una decina di minuti a piedi in Via Conte Fazio. Siamo nella zona di Porta a Mare: un’area che sta accogliendo nuovi murales in un progetto di valorizzazione urbana. Peraltro, quella che vediamo è in realtà la seconda versione di quest’opera. La prima, identica, realizzata nel 2017, è andata persa in una ristrutturazione dell’immobile e così l’artista l’ha ridipinta del 2022.

Kobra a Palazzo Blu

Eduardo Kobra è però presente a Pisa anche attraverso dieci tele in tecnica mista per celebrare i protagonisti delle Avanguardie artistiche del ‘900. Le opere, esposte nella Sala della Biblioteca di Palazzo Blu vanno assolutamente viste. Per l’articolo dedicato alla mostra di Kobra cliccate QUI.

Kobra: il murales di Galileo a Pisa -Approfondimenti

Per ulteriori elementi sull’arte di Eduardo Kobra cliccate QUI per il suo sito. Potete anche leggere di alcune sue opere a New York nell’articolo New York Murales: i colori della Grande Mela

Per quanto riguarda Ozmo, cliccate QUI per il suo sito. Potete invece leggere del suo murales di Rieti nell’articolo Ozmo a Rieti: il murales del Tribunale tra miti e arte di Sabina

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Ozmo – Murales Galileo Galilei, Pisa

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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