Dopo tre anni di capillare ricerca curata dal Lions Club Orvieto vede la luce il Catalogo Generale del Merletto Orvietano grazie al censimento di tutte le opere in merletto ancora reperibili presso le istituzioni pubbliche e le famiglie della città umbra e realizzate tra i primi del ‘900 e gli anni ’70 del medesimo secolo.
Così, dai ricchi tovagliati, agli elaborati centrotavola, ai manufatti più semplici, questa particolare arte applicata trova la sua rappresentazione e storicizzazione in un’opera che raccoglie, tra l’altro, ben 624 schede di 105 proprietari e le fotografie di circa ottocento esemplari sia classificati durante la ricerca che raccolti in tre repertori fotografici preesistenti alla realizzazione del catalogo stesso ed in esso riportati.
Merletto orvietano: la mostra
Di questo importante patrimonio artistico e culturale, il Lions club Orvieto propone poi una mostra di oltre cento esemplari che si terrà a Palazzo Febei e rimarrà aperta dal 27 dicembre al primo gennaio.
Il percorso espositivo ricostruirà le forme del merletto orvietano contestualizzandole nel loro impego all’interno della vita e della case orvietane. Così, le sale espositive saranno suddivise per tema: Sala dell’Abbigliamento, Sala da Pranzo, Salotto, Camera da Letto, Quotidianità (cioè quei merletti di uso comune nelle case orvietane).
L’arte del merletto a Orvieto: la storia
Agli inizi del 1900, allo scopo di dare lavoro ad un alto numero di donne orvietane, alcune signore locali cominciarono a fornire loro il cosiddetto “filo di Irlanda”, da lavorare con un semplicissimo piccolo attrezzo, chiamato “uncinetto”, su disegni predisposti. I vari elementi, assemblati, andavano a formare preziosi manufatti: centrotavola, bordature per lenzuola e tovaglie, articoli per la moda quali colletti, polsini, bordature.
Fu creato, nel 1907, un Patronato, chiamato Ars Wetana, che ebbe un grande impulso sia artistico che economico, al quale presto si affiancarono altre libere imprenditrici, anch’esse fornite da un non indifferente numero di lavoranti. Nel suo momento di massima diffusione, si può indicare in circa 700 il numero delle persone coinvolte a Orvieto nella lavorazione del merletto.
Interamente prodotto a mano, senza l’ausilio di alcun macchinario, se non del minuscolo “uncinetto”, ancora oggi ne viene perpetuata la fattura da un ri-stretto numero di abili appassionate cultrici di questa antica, raffinatissima e specifica Arte Orvietana.
Il Merletto di Orvieto
27 dicembre 2017 – 1 gennaio 2018
Palazzo Flebei
Piazza Flebei – Orvieto