Trieste dedica una grande mostra a Leopoldo Metlicovitz, un pioniere della pubblicità e del cartellonismo italiano, in occasione dei 150 anni dalla nascita.
Manifesti e marchi di fabbrica
Indimenticabili i suoi manifesti, dedicati a prodotti commerciali e industriali, i suoi marchi di fabbrica primo tra tutti quello del Fernet Branca ancora oggi utilizzato. Ma anche poster per famose opere liriche (Madama Butterfly, Manon Lescaut, Turandot) e a film dell’epoca come Cabiria, un kolossal del muto sceneggiato da Gabriele D’Annunzio. Fu un artista poliedrico, non solo cartellonista, ma anche eccellente pittore, grafico e illustratore.
Metlicovitz e la Ricordi di Milano
Assieme ad artisti quali Hohenstein, Laskoff, Terzi e al più giovane concittadino Marcello Dudovich, Metlicovitz (che di quest’ultimo fu il “maestro”) operò per decenni alle Officine Grafiche Ricordi di Milano. Per la Ricordi cura le illustrazioni di calendari, libretti d’opera, cartoline. Ma soprattutto disegna e inventa quegli “avvisi figurati” (così chiamati allora) che, affissi a muri e palizzate, mutarono il volto delle città con il loro vivace cromatismo. I manifesti segnarono anche in Italia la nascita di quell’arte della pubblicità sintonizzata su quanto il “modernismo” internazionale andava proponendo nelle arti applicate sotto i vari nomi di Jugendstil, Modern Style, Art Nouveau, Liberty
La mostra e le opere
La mostra con il titolo “Metlicovitz. L’arte del desiderio. Manifesti di un pioniere della pubblicità”. Resterà allestita al Civico Museo Revoltella e al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” dal 16 dicembre 2018 al 17 marzo 2019, per poi passare al Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso dal 6 aprile al 18 agosto 2019. Nella grande monografica rivive l’intero arco della produzione dell’artista.
Le opere esposte, 73 manifesti, tre dipinti e una ricca selezione di “grafica minore” (cartoline, copertine di riviste, spartiti musicali ecc.), provengono per la gran parte dal Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso (68 manifesti), oltre che dalle collezioni civiche (Civico Museo Revoltella e Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl”) e da raccolte private. La mostra a cura di Roberto Curci, direzione di Laura Carlini Fanfogna e Marta Mazza è allestita al Museo Revoltella e al Civico Museo Teatrale “Carlo Schmidl” (via Rossini 4)
Info siti ufficiali: http://www.museorevoltella.it/ http://www.museoschmidl.it/