Oggetti di grande design in un luogo formidabile, i sotterranei di Palazzo Chiericati a Vicenza. Questa potrebbe essere la sintesi di Mondocleto, la mostra che Vicenza, sua città adottiva, dedica a Cleto Munari.
Così gli argenti, gli ori, i vetri, i mobili preziosi di Cleto Munari risaltano nel contrasto con le volte a botte di mattone rosso dei sotterranei di questa residenza palladiani posta nel centro della città.
Oggetti che non sono solo lusso. Al contrario, sono il portato di secoli di tradizione e di cultura. C’è il nostro Rinascimento, ci sono le arti minori del MedioEvo, c’è la creatività globale dei nostri anni.
Ma ci sono anche, secondi a nessuno, i sapientissimi artigiani capaci di tradurre i progetti in realtà.
Mondicleto. Il design di Cleto Munari
Nasce così la mostra Mondocleto. Il design di Cleto Munari che racconta il susseguirsi delle collaborazioni con i grandi nomi del design internazionale e le grandi collezioni.
Del 1982 è la prima raccolta di “Argenti Cleto Munari”, disegnati da Gae Aulenti, Mario Bellini, Carlo Scarpa, Ettore Sottsass, Vico Magistretti, Hans Hollein, Alessandro Mendini che furono esposti nei più importati Musei e Gallerie d’arte contemporanea del mondo.
Nel 1985 Cleto Munari presenta invece la prima collezione di “Gioielli” e nel 1987 nasce la collezione “Orologi Cleto Munari” da 4 architetti di quattro estrazioni culturali diverse: Ettore Sottsass per l’Italia, Hans Hollein per l’Europa, Michael Graves per gli Stati Uniti e Arata Isozaki per il Giappone.
Tra il 1990 e il 2005 nascono le collezioni di “Vetri di Murano”. Del 2004 è la collezione “Penne Cleto Munari” e nel 2008 è la collezione “I Magnifici 7”. Sono sette tavoli nei quali, per la prima volta, accanto ad architetti, designers ed artisti come Mimmo Paladino troviamo esponenti della letteratura. Mark Strand, vincitore del Pulizer, Dario Fo, vincitore del Nobel, e Lawrence Ferlinghetti, poeta e scrittore.
Dell’anno successivo è la collezione “Arredo” i cui primi pezzi saranno disegnati da Alessandro Mendini. A lui si aggiungeranno lavori di artisti come Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Sandro Chia, e designers come Marcello Morandini, Mark Lee e lo stesso Munari.
Del 2012 è la collezione “Art Carpets”, circa 30 modelli di tappeto realizzati completamente a mano in Turchia nel rispetto delle più antiche tradizioni manifatturiere. Del 2016 l’ultima preziosa collezione di “Gioielli del nuovo millennio”.
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