Ara Pacis, il mosaico di Mimmo Paladino che si affaccia sul Lungotevere dalle vetrate della struttura che protegge l’antica Ara Pacis voluta dall’imperatore Augusto. E’ anch’esso, in modo diverso, un altare innalzato alla Pace.
Sette metri di larghezza per otto di altezza, una superficie non piatta ma assolutamente poliedrica suddivisa in venti triangoli. A dare l’impronta generale sono i colori chiari, dal bianco all’ocra. Poi i colori tipici dei mosaici di tema religioso: oro, rosso, azzurro, verde.
Il mosaico nasce per celebrare l’Anno Santo del duemila, quindi con una chiara connotazione religiosa. Come i mosaici cristiani dell’alto o basso Medioevo è infatti una rappresentazione di simboli.
Mimmo Paladino Ara Pacis: il mosaico dei simboli

Così scorrendo con gli occhi la parete troviamo il pesce e l’agnello, simboli del cristianesimo stesso il primo e di Gesù il secondo. La palma, simbolo della vittoria e dell’immortalità. Il calice dove il vino diviene il sangue del Cristo.
Poi i rami d’ulivo, come quello che la colomba reca nel becco a Noè per testimoniargli il riaffioramento delle terre. Ovviamente anche l’arca, con le sembianze di un’antica nave greca o romana.
Al centro del mosaico, in un campo oro, il berretto frigio che nell’antica Roma veniva donato, all’atto del loro affrancamento, ai liberti. Quindi la sua connotazione è quella di simbolo di libertà come anche venne inteso nella rivoluzione francese.
In basso troviamo la daga dorata, simbolo di giustizia. I due fili di lama sono dedicati l’uno a difendere ciò che è giusto, l’altro a combattere ciò che è ingiusto.
Alle radici della Cristianità
Si tratta di simboli primitivi, molto diversi dalla raffinatezza dell’arte classica ai tempi già dei primi anni dell’impero.

Infatti, Mimmo Palladino in un’intervista rilasciata a Repubblica sul mosaico Ara Pacis dice:
”Sono tornato alle radici della cristianità attraverso una simbologia aperta, laica ma più che il simbolo mi interessava il segno che si intonasse con l’architettura di Richard Meier (progettista della struttura che custodisce l’Ara Pacis, n.d.r.). è con la sintesi della sua opera che sono entrato in sintonia, non con il classicismo augusteo dell’Ara Pacis”.
Mosaici e mosaicisti
Di fronte a qualsiasi mosaico antico la domanda che ci poniamo è chi ne sia l’ideatore e chi il realizzatore. Nei mosaici a tema religioso, poi, la domanda si amplia per ipotizzare che ne abbia sviluppato la visione teologica.
Nei mosaici moderni è più facile trovare le risposte. Segundo il disegno di Mimmo Paladino, l’opera è stata infatti realizzata dal mosaicista pugliese Costantino Aureliano Buccolieri.
Per un percorso tra i mosaici cristiani di Roma leggi: Roma, quindici secoli di mosaici cristiani
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