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Il Mito di Roma: il mosaico di piazza Augusto Imperatore

Il Mito di Roma, mosaico realizzato da Ferruccio Ferrazzi (1891-1978) a Piazza Augusto Imperatore (Palazzi INPS) alla fine degli anni ’30 del secolo scorso prova (ancora una volta) come ogni epoca abbia donato a Roma mosaici all’altezza della sua bellezza.

Questo fu vero anche per il ventennio fascista dove l’arte di quel regime trovò nel mosaico una forma espressiva che ben sin attagliava alla monumentalità e che si trovava in connessione diretta con la tradizione artistica della civiltà romana.

Piazza Augusto Imperatore: un’impresa degli anni ‘30

mosaico piazza augusto imperatore romaNel corso degli anni ’30 l’area dove oggi sorge Piazza Augusto Imperatore viene completamente trasformata per valorizzare il mausoleo imperiale mentre, contemporaneamente, sul lato della piazza prospicente il Tevere veniva posizionata l’Ara Pacis frutto delle operazioni di scavo a piazza San Lorenzo in Lucina dei decenni precedenti.

A far corona del mausoleo d’Augusto venivano edificati i tre palazzi dell’INPS (architetto Vittorio Ballio Morpurgo) i cui colonnati dovevano richiamare l’idea del foro romano. I palazzi vennero variamente arricchiti con bassorilievi e mosaici.

Nello specifico, il palazzo sul lato nord (dando le spalle al Tevere, il palazzo di sinistra) si trovò ad ospitare (ed ospita ancora) sia due bassorilievi a tutta altezza che l’imponente mosaico dovuto a Ferruccio Ferrazzi. Al di sotto del mosaico si trova peraltro l’iscrizione dedicatoria della piazza:

HUNC LOCUM UBI AUGUSTI MANES VOLITANT PER AURAS
POSTQUAM IMPERATORIS MAUSOLEUM EX SAECULORUM TENEBRIS
EST EXTRACTUM ARAEQUE PACIS DISIECTA MEMBRA REFECTA
MUSSOLINI DUX VETERIBUS ANGUSTIIS DELETIS SPLENDIDIORIBUS
VIIS AEDIFICIIS AEDIBUS AD HUMANITATIS MORES APTIS
ORNANDUM CENSUIT ANNO MDCCCCXL A  F. R. XVIII

Questo è il luogo dove l’anima di Augusto vola tra i venti
dopo che il mausoleo dell’imperatore venne estratto dalle tenebre dei secoli
e gli sparsi pezzi dell’altare della pace ricomposti,
Mussolini duce ordinò che gli antichi spazi angusti fossero distrutti e
i luoghi adornati di strade e edifici adeguati ai costumi dell’umanità
nell’anno 1940, diciottesimo dell’era fascista

Mito di Roma: mosaico di Ferruccio Ferrazzi a Piazza Augusto Imperatore

Proprio al di sopra dell’iscrizione dedicatoria, come annunciato da uno stretto balcone, si erge il mosaico fortemente verticale e suddiviso in tre colonne.Mito di Roma mosaico Ferruccio Ferrazzi Piazza Augusto Imperatore roma palazzo inps

Al centro il Mito di Roma. Un Dio Tevere (questa volta nelle sembianze di un giovane) regge tra le braccia una barca su cui si trovano Romolo e Remo. Ai loro piedi la lupa, che ha ormai terminato il suo compito di nutrice, alza la testa nell’atto di guardarli. L’iscrizione sottostante ricorda proprio le umili origini di Roma.

Al di sopra di essi, Nettuno guida i suoi cavalli.

Nelle due colonne laterali sono rappresentate sei divinità le quali si collegano ai temi del lavoro e della prosperità. Dall’alto in basso, partendo dalla colonna di sinistra: Giuturna, dea delle fonti e delle sorgenti (di cui va notata la trasparenza del velo che le copre il seno); Vesta, dea del focolare; Vulcano, all’opera nel forgiare il metallo.

Nella colonna di destra troviamo Diana, dea della caccia; poi Cerere, dea dei raccolti ma anche della nascita ed infine Saturno, qui rappresentato nell’atto di innestare una pianta in quanto divinità che ha insegnato agli uomini i rudimenti dell’agricoltura.

I mosaici furono realizzati tra il 1938 ed il ’41 anno nel quale vennero terminati.

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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