Mostre, Storia dell'arte

Cubisti Cubismo al Vittoriano: nasce un nuovi linguaggio

La mostra “Cubisti Cubismo” al Vittoriano ripercorre il cubismo con opere che manifestano la forza di rottura del movimento (creato da Picasso e Braque in Francia tra il 1907 e il 1914) analizzando la sua capacità di influenzare la cultura dell’epoca.

Cubisti Cubismo artisti in mostra

Infatti, il cubismo si espanse rapidamente divenendo sinonimo di modernità. Il Vittoriano presenta così opere degli spagnoli Pablo Picasso e Juan Gris; di Gino Severini e Ardengo Soffici; dei francesi Georges Braque, Fernand Léger, Albert Gleizes, Jean Metzinger; dell’americano Marsden Hartley, del messicano Diego Rivera, della russa Natalia Goncharova; degli inglesi Wyndham Lewis, Vanessa Bell.

Il titolo “Cubisti Cubismo” vuol significare come questo linguaggio sia stato capace di trasformare non solo la pittura ma anche l’architettura, la letteratura, il design, la moda e via dicendo. Trovano così spazio nella mostra tutte le varie espressioni artistiche del cubismo.

Dice Charlotte Eyerman, curatrice della mostra in collaborazione con Simonetta Lux: “Il cubismo è soprattutto un sistema di arte e pensiero che si inquadra nei vari modelli di utopismo fioriti nel periodo di prosperità antecedente la tragedia della guerra. È quasi l’ultimo baluardo del sogno, elaborato dall’avanguardia all’inizio del secolo precedente, di cambiare il mondo con la sola forza dell’immaginazione e nello spazio di un istante”.

georges braque parco a carrieres
Georges Braque, Parco a Carrières-Saint-Denis, 1909, Madrid, Museo Thyssen Bornemisza, Madrid ©Braque, VEGAP, 2013,

Se volete visualizzare una versione dell’opera con maggior risoluzione cliccate Georges Braque Parco a Carrières

Cubismo espressione di un nuovo progetto di vita

mostra cubisti cubismo vittoriano
Albert Gleizes – Ritratto di Jacques Nayral, 1911 – ©Tate, London 2012

Il cubismo è concepito come espressione di un nuovo progetto di vita: il sogno di una vita collettiva nella metropoli moderna, un inno all’esistenza primitiva e rurale, una sintesi immaginata di estetica e quotidiano, ovvero l’unione di arte e vita. Parigi è il fulcro originario di questo nuovo linguaggio. Artisti vi giungono da tutto il mondo per apprenderne il lessico o appropriarsene attraverso riviste, esposizioni e manifesti artistici.

Se volete visualizzare una versione dell’opera con maggiore risoluzione cliccate Gleizes – Ritratto Navral.

“Di tutti i movimenti dell’arte moderna – continua Charlotte Eyerman – nessuno è controverso e ricco di influenze quanto il cubismo. Bollato dai suoi primi critici nel 1911 come “bizzarro” e “mistificante” – i suoi artisti furono definiti persino “criminali” “in cerca di pubblicità” -, il cubismo è tuttavia una base fondamentale per molti movimenti artistici successivi, tra cui il vorticismo in Inghilterra, il costruttivismo in Russia, il neoplasticismo nei Paesi Bassi e persino – a distanza di mezzo secolo – l’espressionismo astratto negli USA e il tachisme in Europa; l’utilizzo delle composizioni a griglia in quest’ultimo testimonia il suo debito formale nei confronti del movimento.”

Il Lessico Cubista

Se il dipinto di Picasso Les demoiselles d’Avignon del 1907 è il catalizzatore del movimento, solo nel 1909 il pittore spagnolo e Georges Braque, che vivevano a Montmartre, arrivano a formulare un solido lessico cubista. Quest’ultimo era fatto di spazi pittorici poco profondi e quasi monocromatici – marroni o grigi – di facce o piani sovrapposti o collidenti e di temi derivati dall’ambiente circostante: l’atelier, i caffè, i ristoranti e le gallerie.

Oltre alla sua carica utopistica – l’apparente cancellazione del confine tra arte e vita – il cubismo nelle sue tante manifestazioni è un linguaggio artistico globale, che coinvolge pittura, scultura, architettura, arti decorative, fotografia, abbigliamento e tessili, teatro e cinema.

Se volete visualizzare un’opera Cubista in HD, cliccate Fernand Leger – Schizzo per costume.

Cubismo linguaggio poliedrico

La poliedricità del cubismo viene rappresentato all’interno della mostra attraverso varie sezioni che ne raccontano i diversi sviluppi. Il motivo del forte influsso del cubismo sull’intera cultura dell’epoca risiede principalmente nel modo innovativo in cui il movimento risponde ai cambiamenti estetici, filosofici e sociali del momento storico.

Il cubismo diviene così anche arte applicata e, nel 1913, Roger Fry, illustre critico britannico, scrive: “Speriamo di decorare le nostre stanze in un modo che consenta alla gente di valutare fino a che punto le idee che sono state tanto discusse e schernite in pittura diventino apprezzabili quando si utilizzano per le arti applicate nell’arredamento per la casa e le decorazioni murali.”

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Mostra Cubisti Cubismo Vittoriano

Complesso del Vittoriano
Via San Pietro in Carcere (Fori Imperiali) – Roma
8 marzo – 23 giugno 2013

Alessia Gerli

Alessia Gerli ha studiato grafica all'IED di Roma ha esordito occupandosi di editoria nella rivista che ha raccontato la musica negli anni 80 e 90, Ciao 2001. In oltre vent'anni di attività si ė occupata di grafica pubblicitaria a tutto tondo, disegnando loghi e campagne. Appassionata calligrafa e amante dell'arte in tutte le sue diverse espressioni, da sempre ricerca la contaminazione tra questi mondi come fonte di ispirazione per i suoi progetti grafici.