Albrecht Dürer, Cristo tra i dottori, 1506,
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In mostra a Trento Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino

La mostra Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino al Castello del Buonconsiglio di Trento ripercorre un viaggio ed un particolare momento della storia dell’arte del Trentino.

Il Rinascimento in Trentino

Infatti, Trento ed il suo territorio furono per motivi politici ed economici un luogo di produzione artistica già dal bosso Medioevo crescendo durante i secoli fino al Rinascimento.

Grazie a grandi cantieri come il Duomo e il Castello del Buonconsiglio, la città seppe attrarre maestranze da fuori ma anche far crescere quelle locali. Terra di confine tra l’Italia e l’ampia area di lingua tedesca fu anche luogo di incontro e contaminazione tra scuole diverse.

Nello specifico, Albrecht Dürer (1471-1528) visitò il Trentino tra il 1494 e il 1495. Anche il grande maestro tedesco portò così il suo contributo all’originale laboratorio del Rinascimento Alpino. La mostra documenta proprio questo momento tra XV e XVI secolo.

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Albrecht Durer – Adorazione dei Magi, Uffizi

Albrecht Durer e il Trentino

Come detto, Albrecht Dürer scoprì Trento e il Trentino negli anni 1494-95. Restò affascinato dai paesaggi e dalle atmosfere di questi luoghi, catturandone l’essenza in una celebre serie di acquerelli.

Ad attrarre il norimberghese fu un Principato dove le arti erano coltivate con passione e dove il Rinascimento veniva declinato in modo originale da artisti trentini e non che vi giungevano attratti dalle committenze della corte del principi-vescovi e delle élites economiche.

La presenza di Dürer in Trentino è ricordata da disegni, acquerelli, tra questi la veduta proprio del Castello del Buonconsiglio proveniente dal British Museum, incisioni e dipinti. L’arte del grande tedesco non passò inosservata ma stimolò gli artisti qui attivi a ripensare i loro modelli.

I Principi Vescovi del Trentino

Risale con certezza all’imperatore Corrado II il Salico (990-1390) la nomina del primo principe vescovo del Trentino. Infatti nel 1027 conferì a Uldarico II il potere sulle contee di Bolzano, Trento e Venosta.

In realtà, nel momento di nostro interesse, anche Venezia esercitava una forte influenza su questi territori. Infatti, durante il XV secolo la Repubblica di San Marco controllò i territori di Ala, Avio, Brentonico e Rovereto.

In ogni caso, i vescovi principi di Trento seppero essere mecenati importanti per le arti come vedremo tra un attimo.

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A. Durer – Castello del Buonconsiglio, Acquerello 1495

Albrecht Durer in mostra a Trento al Castello del Buonconsiglio

La mostra Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino promossa da Museo del Castello del Buonconsiglio, Università di Trento e Soprintendenza per i Beni Culturali, è curata da Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara, Claudio Salsi.
Partendo dal caso Dürer, il percorso indaga le origini di quel Rinascimento originale che si sviluppa in Trentino tra 1470 e 1530/40. A prendere forma è l’insieme di tanti nuovi linguaggi, influenzati da artisti, opere, mode e modi che risalgono dall’Italia alla Germania, alle Fiandre e viceversa.
Il Trentino e il Tirolo meridionale vantavano alcune sedi episcopali (Bressanone, Trento) e commerciali (Bolzano) che costituivano poli attrattivi di prim’ordine. Piccola enclave autonoma nel mezzo delle potenze dell’epoca, qui si attivò un laboratorio di innovative soluzioni artistiche, in un’epoca – i decenni attorno al 1500 – di intensa trasformazione artistica e culturale di tutta l’Europa.
Ovviamente non solo Dürer. Infatti, la mostra indaga la presenza di altri artisti tedeschi a Trento, come documentato dalla Crocifissione di Sisto Frey nel Duomo cittadino.

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Durer – Nemesi con veduta di Chiusa, Trento e Castello Buonconsiglio

Johannes Hinderbach e Bernardo Cles

L’istituzione dei principi-vescovi fu illuminata da diversi personaggi capaci di influenzare la propia epoca. Niccolò Cusano (1401-1464) vescovo di Bressanone. Johannes Hinderbach (1418-1486) vescovo di Trento e colui che importò la stampa in quest’area.

Bernardo Cles (1485-1539), promotore della costruzione e decorazione del Magno Palazzo al Castello del Buonconsiglio, consigliere di Massimiliano I e poi membro della dieta imperiale di Carlo V, oltre che suo gran cancelliere.

Egli impiegò non soltanto artisti italiani, ma si fece ritrarre da pittori come Bartholomäus Bruyn (Colonia 1493-1555), da medaglisti come Hans Schwarz (Aurburg 1492-1532), e coinvolse maestri come Dill Riemenschneider (Wurzburg 1500-1550), accanto a Romanino (Girolamo Romani, 1485-1566), Dosso Dossi (1486-1542) e Marcello Fogolino (1510-1548).

Massimiliano I d’Asburgo

La mostra dedica un ulteriore approfondimento al ruolo dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo (1459-1519), sovrano per il quale Dürer prestò servizio. Massimiliano si fece proclamare Re dei Romani proprio il 4 febbraio 1508 a Trento con una sfarzosa cerimonia e il vescovo Giorgio Neideck volle che la circostanza fosse ricordata nelle portelle dell’organo di Santa Maria Maggiore dipinte da Giovanni Maria Falconetto (1468-1534).

La vicina Innsbruck custodisce il celebre Mausoleo di Massimiliano I, un capolavoro unico del Rinascimento Nord Europeo.

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Bernard Strigel – Massimiliano I, post 1508

Mostra Durer a Trento: opere esposte

La mostra Dürer e il Rinascimento nelle Alpi al Castello del Buonconsiglio di Tento riunisce quasi un centinaio fra opere su carta (le stampe, e non solo quelle di Dürer, furono mezzo di diffusione di forme ed idee artistiche di primaria importanza), dipinti, sculture e arti applicate nelle varie tecniche.

Sono esposti dipinti, sculture, disegni, incisioni di artisti quali Alvise Vivarini, Bartolomeo Dill Riemenschneider, Jorg Artzt, Max Reichlich, Michael Pacher, Girolamo Romanino.

Tra i prestatori Uffizi di Firenze, Pinacoteca Ambrosiana di Milano, Kunsthistorisches Museum di Vienna, Accademia Carrara di Bergamo, Museo Correr, Museum Ferdinandeum di Innsbruck, Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, Musei di Strada Nuova di Genova e Pinacoteca Nazionale di Siena.

Michael Pacher Santa Caterina
Michael Pacher – Santa Caterina

Consigli di lettura

Se siete interessati ad approfondire ulteriori aspetti dell’arte e dei territori del Trentino e dell’Alto Adige, potete leggere:

Dürer e le origini del Rinascimento nel Trentino

dal 6 luglio al 13 ottobre 2024

a cura di Bernard Aikema, Laura Dal Prà, Giovanni Maria Fara, Claudio Salsi

Castello del Buonconsiglio – Trento

Info www.buonconsiglio.it info@buonconsiglio.it
T 0461233770

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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