Mostre, Slider home

Mirò: il colore dei sogni

Memorabile è l’aggettivo che meglio descrive la mostra Miró. Il colore dei sogni che la Fondazione Magnani Rocca dedica al maestro spagnolo nella splendida sede della Villa dei Capolavori di Mamiano di Traversetolo a Parma.

mirò fondazione magnani roccaOrganizzata in collaborazione con la Fundación MAPFRE di Madrid, l’esposizione può contare su cinquanta opere datate tra gli anni Trenta e Settanta per la gran parte a olio su tela. In pratica, l’intero percorso artistico di Mirò nato a Barcellona 1893 e morto novanta anni dopo a Palma di Maiorca nel 1983.

Nessun titolo poteva essere più centrato: il colore dei sogni. Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione Magnani Rocca e curatore della mostra lo spiega così: “Bisogna abbandonarsi a questo sogno, alla dimensione onirica che l’artista ha saputo rappresentare. Le opere di Mirò sono un concentrato di forza positiva, di amore, di energia. E’ questo il messaggio che ha voluto trasmetterci il maestro”.

Mirò in mostra alla Fondazione Magnani Rocca

Il percorso si snoda in senso cronologico e testimonia la sfida che Mirò lancia all’arte tradizionale addirittura utilizzando tele figurative acquistate ad hoc nei mercatini per dipingervi sopra i suoi segni, i suoi colori.

Un innocente col sorriso sulle labbra che passeggia nel giardino dei suoi sogni”: così il poeta Jacques Prévert descriveva Joan Miró ed è proprio in quel giardino che la mostra della Fondazione Magnani Rocca consente anche al visitatore di entrare.

Per Mirò pittura, musica e poesia erano forme d’arte legate tra di loro da un circolo virtuoso. Il maestro disponeva di una importante biblioteca di libri di poesia e di circa cinquecento dischi. Così dipingeva ascoltando musica ed iniziava la sua giornata creativa con la lettura di una poesia.

mostra mirò fondazione magnani rocca

Poesia e musica si ritrovano costantemente nelle sue opere. Esse sono come sinfonie – racconta ancora Stefano Roffi – hanno un andamento compositivo fortemente poetico e musicale. Sono delle vere partituremirò mostra fondazione magnani rocca d’orchestra. Mirò è un artista estremamente colto che però riesce a semplificare al massimo il suo linguaggio mettendo in evidenza quello che nel reale è nascosto. Fa parlare l’infinitesimalmente piccolo, quello che lui accosta alla sfera divina. La sua finalità è quella di far parlare un mondo che non è visibile a tutti”.

Il bel catalogo della mostra (Silvana Editoriale) presenta saggi di studiosi spagnoli, tedeschi e italiani. E’ impreziosito in particolare da due saggi sul rapporto fra Miró e la musica, e fra Miró e l’Italia, entrambi a firma di Joan Punyet Miró, nipote dell’artista che conobbe bene il celebre nonno, oltre al saggio del curatore e a una particolare intervista che Miró rilasciò a Walter Erben nel 1959.

“Miró. Il colore dei sogni”

dall’11 settembre al 12 dicembre 2021
Fondazione Magnai Rocca – “Villa dei Capolavori”
Mamiano di Traversetolo – Parma
Info e prenotazioni: info@magnanirocca.it
T. 0521 848327 / 848148
www.magnanirocca.it 

 

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

Leave a Comment