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MUMA: ad Assisi il Museo degli Indios dell’Amazzonia

Il MUMA, situato a pochi passi dalla Basilica Superiore di San Francesco in Assisi, è un museo che rinasce in una veste multimediale nel 2011, al passo con le nuove esigenze comunicative.

MUMA: un museo immersivo

museo indios amazzonia assisi muma Di proprietà dei Frati Cappuccini dell’Umbria, già negli anni settanta dello scorso secolo, era presente nella stessa sede, sotto forma di grande collezione. Dedicato ai missionari Cappuccini che fin dal 1909 sono in Amazzonia Brasiliana, il Museo degli Indios dell’Amazzonia, in breve MUMA, nasce dallo spirito creativo di Padre Luciano Matarazzi che nel 1973 diede vita ad una esposizione permanente di carattere etnografico e antropologico di grande importanza.

Chi entra al MUMA si immerge in un suggestivo ambiente lontano 10.000 km, fatto di oggetti, di foto storiche, di arte indigena, di animali in tassidermia e di personaggi virtuali. L’allestimento è stato studiato per far leggere al visitatore questa parte di mondo in maniera universale, offrendo un messaggio dichiaratamente multiculturale.

Attraverso la digitalizzazione di gran parte dei suoi contenuti, il MUMA non si sostituisce ad un museo tradizionale, ma è rappresentante di un nuovo aspetto museologico e museografico. L’Amazzonia che qui si incontra è vera nei suoni, nelle testimonianze e nei contenuti. E’ l’unione tra la realtà degli Indios Ticuna che abitano quella terra e i frati Cappuccini che sono li da oltre cento anni a tutelare quella atavica popolazione. Il MUMA è un museo storico, narratore e testimone di carità Francescana, che oggi è strumento di valorizzazione di una identità.

Arte indigena: intreccio eclettico, riflessivo e ancestrale

I Ticuna sono un popolo amerindio dalle grandi capacità nella realizzazione di manufatti. Per molti anni l’arte indigena è stata considerata un’”arte minore”. Tale concezione è totalmente errata poiché abbiamomuseo missionario indios assisi invece di fronte produzioni che coinvolgono delle dinamiche di altissimo valore antropologico, etnologico e artistico.

Piume, fibre vegetali, legni, pigmenti, sono solo alcuni dei materiali che gli Indios utilizzano per le loro creazioni. Intagli, maschere, arte plumaria e pittura solo poche forme d’espressione che qui citiamo.

La bellezza dell’arte indigena non è silenziosa, ma sempre portatrice di messaggi clanici, sessuali o sociali. Racconta ogni volta un’avventura culturale e fornisce un’apertura sul mondo.

Al MUMA una stupenda sezione è dedicata ai riti, e a come i Ticuna abbiano rispetto dei demoni e del mito, soprattutto attraverso la realizzazione di manufatti dal sapore ancestrale, che sono elevata dimostrazione culturale.

La vocazione del MUMA all’apertura partecipata, verso l’Amazzonia, verso la Missione e verso gli Indios Ticuna, ha instaurato negli anni un dialogo con il visitatore. La cultura occidentale davanti a tali espressioni plastiche osserva oramai dei precisi canoni estetici e ne apprezza gli elevati contenuti che sono “poetica” ricerca e che lasciano il segno.

Museo Missionario Indios dell’Amazzonia – MUMA

via San Francesco 19/d – Assisi (PG)
T 075 812480 – info@mumamuseo.it
Prenotazioni prenotazione@mumamuseo.it

Sito https://www.mumamuseo.it/ 

 

Flaminia Sigismondi

Dopo la maturità classica, nel 2008 si laurea con il massimo dei voti in Conservazione dei Beni Culturali presso l’Università degli Studi di Perugia. Nello stesso anno pubblica un testo di carattere storico artistico, riguardante il cinquecentesco Santuario della Madonna della Bianca (con il Patrocinio del comune di Campello sul Clitunno ). Ancora per lo stesso comune, collabora al progetto della candidatura del Sito Seriale UNESCO “Italia Langobardorum”, e contemporaneamente cura l’allestimento dell’ottocentesco Museo della Civiltà Contadina. Dal 2011 è curatrice museale per il MUMA MUSEO di Assisi, Museo Etnografico, Antropologico, che attraverso istallazioni multimediali, oggetti in teca, e arte tribale, racconta l’Amazzonia, il popolo degli Indios Ticuna che la abita e la salvaguardia dal 1909 di questa popolazione, da parte dell’Ordine Francescano Cappuccino. Nel 2019 collabora con i Musei Vaticani, per la Mostra “Mater Amazonia, the deep breath of the word” , esposizione temporanea, rivolta alla cultura Indios e alla loro Arte. Nel 2020 per il MUMA Museo, cura la mostra e il catalogo “Mulher e Musa”, un percorso attraverso le fragili ed eterne sculture dell’ artista contemporanea Tonina Cecchetti, poste in un dialogo di tipo antropologico con le opere della collezione permanente. Lavora con l’arte e per l’arte, con lo scopo di presentare, divulgare e analizzare le produzioni e la creatività degli artisti passati e presenti.

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