Andy Warhol’s Stardust è la mostra che il Museo del Novecento dedica a una delle icone dell’arte del dopoguerra, Andy Warhol (1928-1987).
Curata da Laura Calvi, Andy Warhol’s Stardust presenta alcune delle stampe più significative dell’artista. La polvere di stelle evocata dal titolo non è solo la polvere di diamante utilizzata in molte stampe, ma è la capacità di Warhol di creare icone immortali.
Andy Warhol’s Stardust: le serigrafie degli anni ’70 e ’80
Attraverso un percorso cronologico che inizia con le serigrafie degli anni ’70 e si conclude con quelle degli anni ’80, la mostra è un’occasione per tornare sulle tappe salienti della produzione artistica di Warhol. A partire dalle celebri serie quali Campbell’s Soup, Flowers, Sunset, fino a Grapes, Space fruits, il percorso mette in luce la produzione seriale di stampe realizzate in gran parte dagli assistenti della Factory. Nate senza infingimenti per essere vendute, Warhol le rifiniva e ritoccava con spasmodica attenzione. “La mia filosofia è: fare un quadro al giorno” affermava Warhol. Così fu durante tutti gli anni ’70 e ’80, quando ritrova vigore la sua produzione pittorica, orientata soprattutto alla ritrattistica.

I famosi ritratti seriali di Andy Warhol
Da Muhammad Alì, a Marilyn Monroe, alle copertine di “Interview” “i suoi ritratti non sono documenti del presente quanto icone in attesa di futuro”, come ha scritto David Bourdon. I volti che Warhol rappresenta non appartengono solo a persone ma compaiono anche personaggi mitici – Myths -, eroi dei fumetti e dei cartoni animati. Per essi la tecnica, il formato, il taglio dell’immagine e la tavolozza sono i medesimi utilizzati per le persone reali.
Il metodo è lo stesso: una visione orizzontale che non percepisce differenze di trattamento, ad esempio, tra i pensatori e protagonisti della cultura del XX secolo – tra cui Freud, Einstein, Gertrude Stein –, le drag queen della New York più mondana, Babbo Natale e Superman. L’approccio di Warhol uniforma e ridistribuisce i pesi, perché fermarsi alla superficie rende tutti sufficientemente attraenti e, soprattutto, importanti allo stesso modo.
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Museo del Novecento
via Marconi 1, Milano
Info: 02.884.44061 – www.museodelnovecento.org
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