Presso i Musei San Domenico di Forlì, Antonio Paolucci, Fernando Mazzocca, Francesco Leone e Gianfranco Brunelli annunciano “Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”
Un punto fermo sull’Ottocento italiano
“Una mostra – evidenzia il coordinatore, Gianfranco Brunelli – che vuole mettere un punto fermo sull’Ottocento italiano, dopo le centinaia di retrospettive che hanno indagato questo o quell’autore, questo o quell’aspetto, declinazione o sfaccettatura di quell’importante secolo”.
La scelta delle opere è focalizzata sui sessant’anni che intercorrono tra l’Unità d’Italia e lo scoppio della Grande Guerra.
“Attraverso un immersivo viaggio nel tempo e nello spazio, ci vengono incontro capolavori di pittura e di scultura che segnano aspetti culturali e sociali nuovissimi, di impatto popolare e dal significato universale.”
La mostra presenta, nella loro più importante produzione, pittori come Hayez, Segantini, Induno, Molmenti, Faruffini, Mussini, Maccari, Muzzioli, Morelli, Costa, Fattori, Signorini, Ciseri, Corcos, Michetti, Lojacono, Mancini, Previati, Morbelli, Nomellini, Tito, Sartorio, De Nittis, Pellizza da Volpedo, Boccioni, Balla; e scultori come Vela, Cecioni, Monteverde, Gemito, Canonica, Bistolfi. Ma sarà anche la straordinaria occasione di far conoscere tanti altri artisti sorprendenti, oggi ingiustamente dimenticati.
Dal Romanticismo al Divisionismo.
Come afferma Brunelli, si passa dall’ultima fase del Romanticismo e del Purismo al Realismo, dall’Eclettismo, al Simbolismo, dal Neo-Rinascimento al Divisionismo, presentando i capolavori, molti dei quali ancora da riscoprire.
“I due fuochi, iniziale e finale, Hayez e Segantini, tracciano certamente un confine simbolico, ribadisce Brunelli. Ma quel confine dice ad un tempo tutto il recupero della classicità e tutto il rinnovamento di un secolo.
All’inizio e alla fine del secolo, entrambi sono pittori del rinnovamento dell’arte italiana. Se Hayez viene consacrato da Mazzini pittore della nazione, Segantini avrà da D’Annunzio, nella sua Ode in morte del pittore, analogo, alto riconoscimento”.
Prestiti prestigiosissimi, accanto ad opere quasi inedite che la mostra svela per la prima volta al suo pubblico.
Ai Musei San Domenico ci si immergerà in un confronto straordinario tra pittura e scultura. Ripercorreremo in questo modo le vicende dell’arte italiana nel mezzo secolo che ha preceduto la rivoluzione del Futurismo.
“Ottocento. L’arte dell’Italia tra Hayez e Segantini”
9 Febbraio 2019 – 16 Giugno 2019
Forlì, Musei San Domenico