Mostre, Storia dell'arte

Piero Ceccaroni: ceramiche a Recanati

“Piero Ceccaroni, dipinti su ceramica” è la mostra che Recanati dedica al maestro ceramista, folignate di nascita ma fortemente legato a Recanati, presso il Museo Civico Villa Colloredo Mels. Le opere esposte si concentrano sugli anni 1980 – 1990, scelte dal curatore della mostra Stefano Papetti come le più rappresentative di questo periodo.

Villa Colloredo Mels: la mostra

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Piero Ceccaroni – Il Mio Paese 1980

La pittura è su ceramica con pannelli costituiti da elementi assemblati per formare dei veri e propri quadri. Il segno è “a punta di pennello” sottilissimo, i colori quelli tradizionali ceramici. Nelle opere del primo periodo dominano forti i colori, il blu persiano, i verdi. Poi i colori si rarefanno e lasciano il posto a tratti quasi di grafica, a reticolati, a costruzioni più geometriche come negli ultimi lavori esposti.

La descrizione dei contenuti delle opere dell’artista è sicuramente non facile. Tutto è fantasia, sogno, ricordo, tensione verso l’infinito tanto che è possibile parlare di una rappresentazione dei luoghi che esprimono ”l’anima del paesaggio recanatese” dell’autore.

A distanza di venti anni dalla sua scomparsa, i dipinti di Piero Ceccaroni conservano intatto il loro fascino, trasmettendoci attraverso una pittura assai meditata e diligente l’ esperienza di vita di una personalità dall’animo sensibile e malinconico che ha trovato nell’arte il mezzo più congeniale per esprimere le proprie certezze morali.

Piero Ceccaroni – Biografia

Piero Ceccaroni (1936-1996) nasce a Foligno e trascorre gli anni delle gioventù tra Roma. Qui frequenta studi classici laureandosi in Giurisprudenza. Trascorre però molto tempo anche a Recanati presso lo studio dello zio Rodolfo Ceccaroni (1891-1983), celebre ceramista. Questi lo introduce ai segreti tecnici della pittura su maiolica, esortandolo ad esprimere la sua raffinata sensibilità in quell’ambito.

A partire dagli anni settanta Piero Ceccaroni realizza piatti in terracotta dipinti e invetriati poi si evolve nella forma e nella

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Piero Ceccaroni – La Magia della Montagna 1981

materia e per realizzare le sue pitture usa come supporto candide formelle in terraglia forte assemblate per formare veri e propri quadri in ceramica o pannelli. Sono dipinti con colori vivaci con una cura che possiamo definire miniatoria, rappresentando soprattutto temi legati alla natura e al paesaggio, inteso come un mondo di spiritualità dove la pace e l’armonia regnano sovrane.

Nel prosieguo degli anni, la sua produzione si caratterizza per uno stile sempre più rarefatto, ottenuto attraverso l’uso di colori selezionati e le rare presenze umane si inseriscono in un variegato contesto di colline, di borghi medievali, di montagne e di campi coltivati che le sovrastano, mettendone in evidenza la pochezza a fronte alla incommensurabile bellezza della natura.

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Piero Ceccaroni – Agosto a Recanati 1987

Suggestionato dalla armonia del paesaggio recanatese che può ammirare dalle finestre della propria residenza nell’ora del tramonto, Piero Ceccaroni sin dai primi anni ottanta concepisce immagini nelle quali si sottintende la volontà di preservare la natura leopardiana di quei luoghi carichi di suggestioni nostalgiche.

Le ceramiche di Piero Ceccaroni hanno partecipato a rassegne e concorsi a Faenza, Savona, Vallauris, Istanbul, San Paolo del Brasile. Le sue opere sono esposte in musei italiani e stranieri. Egli viene considerato l’epigono contemporaneo di una tradizione che risale all’istoriato rinascimentale.

Piero Ceccaroni, dipinti su ceramica

3 luglio – 4 settembre 2016
Museo Civico Villa Colloredo Mels
Recanati

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Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.