pietro da cortona
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Pietro da Cortona: la volta della Chiesa Nuova

L’affresco della volta della Chiesa Nuova è dovuto al pennello di Pietro da Cortona e narra Il miracolo della Vergine e la visione di San Filippo Neri.

Chiesa Nuova: storia breve

San Filippo Neri (1515-1595) fonda nel 1551 la Congregazione dell’Oratorio. Nel 1575 papa Gregorio XIII riconosce la congregazione e le affida quale sede la chiesa di Santa Maria in Puteo Albo. Come conseguenza della sua riedificazione, l’edifico prenderà il nome di Chiesa Nuova ma è anche noto come Santa Maria in Vallicella poiché si trova in un’area di avvallamento del terreno.

Nel XVII secolo la chiesa assume l’attuale aspetto barocco a seguito di molteplici interventi che interessano tanto l’esterno quanto l’interno dell’edificio.

pietro da cortona miracolo della Vergine

Pietro Berrettini: gli affreschi in Santa Maria in Vallicella

Pietro Berrettini, più noto come Pietro da Cortona (1597-1669) ne dipinge la cupola, i pennacchi e la grande volta. Berrettini è ormai un protagonista indiscusso del barocco romano già acclamato per l’affresco Trionfo della Divina Provvidenza realizzato a Palazzo Barberini.

Terminata quest’opera nel 1639, Pietro da Cortona sarà poi a lungo a Firenze lavorando per i Medici. Tornerà stabilmente a Roma nel 1647. Saranno proprio i Padri Filippini di Firenze a metterlo in contatto con i loro omologhi di Roma e aprire la strada per la commessa di Santa Maria in Vallicella.

Pietro da Cortona: la volta della Chiesa Nuova

Pietro da Cortona Volta Chiesa NuovaLa realizzazione di quest’insieme di opere si estende su un arco di tempo assai lungo: dal 1648 al 1666. In realtà, Berrettini tornò nella chiesa a più riprese. Prima per la cupola (1648-1651) ed assai più tardi per la volta che sarà realizzata tra il 1664 ed il 1665.

Il miracolo della Vergine e la visione di San Filippo Neri narra di una premonizione avuta dal santo proprio riguardo alla Chiesa Nuova. Infatti una notte egli sognò che la Vergine sorreggeva una parte del tetto dell’edificio impedendogli di crollare. Il giorno dopo scoprì che effettivamente che il tetto rischiava di cedere essendo mantenuto in equilibrio da una sola trave.

L’affresco va letto a salire. Nella porzione inferiore San Filippo Neri con le braccia aperte ringrazia la Vergine. Intorno a lui, maestranze prese dall’agitazione ed un sacerdote che mette al sicuro le ostie consacrate.

Poi la travatura del tetto crollata con i carpentieri che cercano di intervenire su assi e travi arrampicati su quanto resta della struttura. Infine, racchiusa in un volteggiare di angeli, la Vergine intenta a sostenere la trave principale.

Gli stucchi

Straordinaria l’opera in stucco che circonda l’affresco ed i grandi angeli. Autori di tale insieme Cosimo Fancelli (1620-1688) e Ercole Ferrata (1610-1686)

Fancelli fu allievo del Bernini e poi collaborò a lungo con Pietro da Cortona. Ferrata, allievo dell’Algardi e anche lui vicino al Bernini, gestì a Roma una bottega ricca di commissioni ed allievi.

Sia Cosimo Fancelli che Ercole Ferrata vennero coinvolti dal Bernini nella realizzazione delle statue di Ponte Sant’Angelo. Il primo realizzò l’Angelo del Volto Santo. Il secondo l’ Angelo della Croce.

Sempre su Pietro da Cortona, leggi anche Pietro da Cortona: gli affreschi di Santa Bibiana

La foto della volta è opera di Di Livioandronico2013 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=43444894