Mostre, Storia dell'arte

Roberto Ferri “Noli Foras Ire” e la Via Crucis per la Cattedrale di Noto

Fino al 2 giugno 2013 il Palazzo delle Esposizioni di Roma ospiterà la mostra di Roberto Ferri, artista contemporaneo che guarda a Caravaggio, Noli Foras Ire e la presentazione della Via Crucis per la Cattedrale di Noto.

Roberto Ferri: Noli Foras Ire

Si possono ammirare trentasei opere (ventiquattro dipinti su tela e dodici disegni) e bozzetti preparatori. Tra questi dipinti con soggetto profano dove il realismo delle figure umane e l’eroismo di pose ed espressioni, testimoniano il recupero di modelli classici. Opere armoniche, caratterizzate da un senso di oniricità e riferimenti all’antico che vogliono generare stupore nello spettatore.

roberto ferri nella morte avvinti
Roberto Ferri – Nella Morte Avvinti – olio su tela 110,5x150cm, 2010

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Inoltre, sono presentati i dipinti raffiguranti le quattordici stazioni della Via Crucis commissionati nel 2010 a Ferri per la Cattedrale di Noto, esempio di arte ed architettura barocca siciliana. Alcuni di questi dipinti furono esposti nel 2011 a Palazzo Grimani di Venezia in occasione della Biennale d’Arte. In questa occasione nacque l’idea di Roberto Ferri e del giornalista Fabio Isman di esporre in anteprima il lavoro completo in una sede romana, come il Palazzo delle Esposizioni, prima della collocazione nella Cattedrale.

I dipinti

Una mostra unica in cui convivono sacro e profano e da cui emerge la volontà di fondere il bene e il male che caratterizza le opere di Roberto Ferri, come nell’olio su tela Lucifero. Qui l’angelo caduto dal cielo, ritratto mentre imprime il suo sigillo sulla pietra e sulla terra su cui regnerà, esprime tutta la sua bellezza.

Tra gli altri dipinti si segnalano Requiem, opera imponente in cui Ferri reinterpreta il tema del requiem rappresentando un angelo accolto da figure demoniache per far emergere la fine della sua parte benigna e la rinascita di quella maligna, simboleggiata dallo scarafaggio che entra sotto la pelle della sua mano.

Nella morte avvinti del 2011, in cui l’artista fonde il suo pensiero con quello della sua compagna, espresso dall’incisione sulla tomba posta dietro i due innamorati in primo piano “qui deposito le mie lacrime, parte di me, frutto intimo che si fa specchio”.

roberto ferri paradiso perduto
Roberto Ferri -Paradiso Perduto, olio su tela 50x100cm, 2011

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Roberto Ferri Biografia

Roberto Ferri, artista tarantino trapiantato a Roma, conosciuto per i suoi dipinti a tema sacro o profano, ispirati alla pittura barocca, con particolare attenzione per Caravaggio, ad alcuni Maestri del Romanticismo,  dell’Accademismo e del Simbolismo, tra cui Ingres, David, Gericault, ma anche del Surrealismo.

Laureato con lode all’Accademia di Belle Arti di Roma, nel 2011 partecipa alla 54ma edizione della Biennale di Venezia, Padiglione Italia, con il dipinto Redenzione”. Nel 2012 partecipa alla collettiva organizzata nell’ambito del Premio Fabbri per l’Arte “Un secolo e 7” alla Biblioteca Nazionale di Bologna e al Museo Alinari di Firenze. Ha esposto le sue opere all’Istituto di Cultura Italiana di Londra, al Complesso del Vittoriano a Roma, a Palazzo Vecchio a Firenze, al Palazzo dei Priori di Viterbo, a Castel Sismondo e Palazzo del Podestà di Rimini e in altre collezioni private a Parigi, Menerbes nella dimora di Picasso e Dora Maar, New York, Barcellona, Miami, Madrid, Milano, Boston, Dublino, Texas e New Messico.

Vittorio Sgarbi lo definisce: “Un fenomeno, ammirevole come e più di un pittore antico. Ed eccoci qui, davanti a quadri antichi sorprendentemente moderni, apparentemente accademici ma trasgressivi. Così egli determina un effetto borgesiano: chiede e ottiene stupore, e dipinge, oggi, quadri antichi: così noi davanti ai suoi quadri non sapremo dire in che epoca siamo.”

Per altre immagini delle opere di Roberto Ferri in HD, puoi cliccare:

Roberto Ferri “NOLI FORAS IRE” e la Via Crucis della Cattedrale di Noto

Palazzo delle Esposizioni – Sala Fontana – Roma, via Nazionale 194
7 maggio – 2 giugno 2013

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.