Costruita durante il pontificato di Sisto III (432-440 d.C.), la Basilica di Santa Maria Maggiore custodisce una serie di mosaici coevi alla sua edificazione. Essi corrono in alto lungo la navata principale, sia a destra che a sinistra. In realtà, proprio la loro altezza e la luce che entra dalle finestre li rende difficili da apprezzare se non con un binocolo.
Santa Maria Maggiore mosaici della navata
Si tratta di 27 riquadri (12 a sinistra e 15 a destra) superstiti degli originali 42, andati distrutti nel ‘700 ed in alcuni casi sostituiti da affreschi. In altri casi, alcuni dei pannelli superstiti sono stati completati con ridipinture laddove il mosaico era andato perso. Nei riquadri, alcuni dei quali contengono due scene, sono rappresentate storie dell’Antico Testamento.
Sul lato sinistro, scene tratte dalla Genesi e riferite ad Abramo, Isacco e Giacobbe. Sul lato destro, scene dai libri dell’Esodo, dei Numeri e di Giosuè. E’ quest’ultimo lato a raccogliere i mosaici più scenografici quali il passaggio del Mar Rosso o scene di battaglia quali la vittoria contro Amalek.
Se siete interessati ad un articolo specifico con elenco e photogallery di tutti i pannelli musivi, leggete: I Mosaici della navata di Santa Maria Maggiore

Il mosaico dell’arco trionfale

Sempre coevi all’edificazione di Santa Maria Maggiore sono anche i mosaici dell’arco trionfale che delimita l’abside. Rappresentano scene della vita di Gesù. sulla sommità dell’ arco è rappresentato il cd. Trono dell’Etimasia, ovvero un trono vuoto in attesa di accogliere Cristo al momento del suo ritorno sulla terra nel giorno del Giudizio Universale.
Sotto il trono la dicitura “Xystus episcopus plebi Dei” (Sisto vescovo del popolo di Dio). Ai lati del trono i Santi Pietro e Paolo. Dietro al trono i simboli dei quattro Evangelisti.
Se siete interessati ad un articolo specifico con photogallery dedicato ai mosaici dell’arco trionfale, leggete Santa Maria Maggiore: le storie dell’arco trionfale
Il mosaico dell’abside: Jacopo Torriti

Il mosaico dell’abside – l’Incoronazione della Vergine – è invece di epoca molto più tarda. E’ infatti dovuto a Jacopo Torriti vissuto tra la seconda metà del XIII sec. e l’inizio del XIV. Egli fu uno dei principali protagonisti della scuola pre-giottesca romana. Operò nel cantiere della Basilica Superiore di San Francesco dove conobbe Cimabue.
La Basilica di Santa Maria Maggiore dista pochissime centinaia di metri da Santa Prassede e da Santa Pudenziana. Due chiese fondamentali nel panorama dei mosaici cristiani di epoca antica a Roma. Dunque, i tre luoghi di culto, per la loro prossimità, ben si prestano ad essere visitata nella medesima mattinata per godere di un trionfo di mosaici assolutamente unici.
Se siete interessati ad un articolo specifico e photogallery relativì ai mosaici dell’abside, leggete Santa Maria Maggiore: i mosaici dell’abside
Il mosaico della facciata di Filippo Rusuti
Il mosaico che Filippo Rusuti (1255-1325) realizzò per la facciata di Santa Maria Maggiore all’epoca di Niccolò IV (ultimo decennio del ‘200) è oggi nascosto dalla Loggia delle Benedizioni costruita da Ferdinando Fuga durante il pontificato di Benedetto XIV (1740-1758). Diviso in due registri, vede il quello superiore il grande mosaico del Cristo benedicente nella mandorla. Ai suoi lati quattro angeli. I due posti in alto sono nell’atto di bruciare l’incenso, i due in basso, inginocchiati reggono candelieri.
Nel registro inferiore – un unicum nell’arte musiva medievale romana giunta fino a noi – quattro riquadri fortemente caratterizzate da strutture architettoniche. Narrano del miracolo che si vuole sia all’origine della costruzione della basilica di Santa Maria Maggiore. Nella notte tra il 4 e il 5 agosto 364 la Vergine apparve in sogno a papa Liberio e al patrizio Giovanni indicando loro di costruire una chiesa ne luogo dove la mattina dopo avrebbero trovato la neve. Così, nel luogo ove oggi sorge la basilica di Santa Maria Maggiore venne costruita Santa Maria della Neve.
Infine, se volete allargare la vostra visita ai grandi capolavori dell’arte musiva cristiana conservati a Roma, vi consiglio: I Mosaici Cristiani di Roma: dieci secoli di storia

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