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San Sperate murales senza fine

San Sperate, una ventina di minuti da Cagliari, vale la visita per almeno tre motivi. I murales che ne affollano le vie, il memorabile giardino museo con le opere di Pinuccio Sciola e gli studi di artisti che lavorano a San Sperate. Non a caso la cittadina è anche della il Paese degli Artisti.

I Murales di San Sperate

I murales di San Sperate si snodano lungo un percorso che ha come asse principale il susseguirsi di alcune strade. San Sperate murales CumcambiasEsse sono Via Decimo, Via Vittorio Emanuele, Via Arbaresi e Via San Giovanni e le loro traverse. Altro punto obbligato è Piazza Croce Santa.

Nella photogallery trovate sia la pianta di San Sperate con indicate le posizioni dei murales che alcuni percorsi proposti. Infatti, potete girare San Sperate sia attraverso percorsi tematici che itinerari dedicati ad alcuni autori. Certamente, i tre che più sono rappresentati sulle case del paese sono Pinuccio Sciola (al quale si deve la nascita del muralismo a San Sperate), Angelo Pilloni (capostipite della scuola etno-realista) e Raffaele Muscas con le sue forme (a cui dedichiamo anche un articolo specifico).

San Sperate: alcuni capolavori

San Sperate murales Angelo Pilloni Portico con Bambini
Angelo Pilloni – Portico con Bambini

Insomma, non vi resta che stampare la piantina e mettervi all’opera. Se dovessimo darvi qualche consiglio, certamente inseriremmo i due murales prospicenti la sede del Comune (via Sassari). Uno, di Angelo Pilloni, rappresenta la storia di San Sperate; l’altro gli antichi attrezzi di lavoro contadini.

Angelo Pilloni è poi ben rappresentato a Piazza Santa Croce. Nel perimetro della piazzetta, ci sono ben tre opere: il grande murales della processione e poi Portico con Bambini e Ziu Cordeddu.

Lixi e Muscas

Molto ci sono piaciuti anche i murales di Luciano Lixi, artista di Serramanna che ha realizzato murales importanti in

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Luciano Lixi – Il Riposo 1995

diversi centri della Sardegna. Belli sono Il Riposo, la Riscoperta del Centro Storico e l’Aranceto.

Da non perdere il grande murales (verso la fine del percorso, nei pressi di San Giovanni) nell’area dedicata al ciclo Cumcambias, che rappresenta due grandi mani. Una è un omaggio a Pinuccio Scola, l’altra al musicista Gianmaria Testa.

Tra gli artisti più prolifici a San Sperate, vi è senz’altro Raffaele Muscas. Le sue forme di pietra – ma di incredibile leggerezza – popolano le mura del paese.

 

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Raffaele Muscas – Murales

Come le sue figure umane che vedono i corpi trasformarsi come in contenitori, in sacchi, trascendendo la loro forma propria. Come spesso accade nelle città dei murales, gli spazi sono aperti ad ogni idea, ad ogni tendenza. E così i contributi dei diversi artisti assumono le forme più varie. Ogni visitatore, dunque, può cercare il suo filo rosso, il suo tema, il suo percorso.

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.