Il Salterio di Parigi è forse il più famoso codice miniato bizantino giunto fino ai giorni nostri. Custodito presso la Biblioteca Nazionale di Francia a Parigi, contiene quattordici miniature che rappresentano uno snodo significativo nella storia dell’arte tra epoca classica e medioevo.
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Poggiardo: la cripta bizantina
Difficilmente potreste considerare completo un tour della Puglia bizantina se non visitaste la cripta di Santa Maria degli Angeli a Poggiardo. E vi sono parecchie ragioni per le quali questa affermazione è vera.
San Pietro a Crepacore: ponte tra Bisanzio e la Longobardia
La Chiesa di San Pietro a Crepacore, in provincia di Brindisi, deve la sua fama agli affreschi in stile bizantino in essa conservati ma, in realtà, è il complesso della sua storia a renderla importante.
Monopoli: la Madonna venuta dal mare
La leggenda vuole che la Madonna della Madia, icona bizantina custodita nella Cattedrale di Monopoli venga dal mare. Era la notte del 16 dicembre 1117 quando nel porto di Monopoli manifestò (è il caso di dirlo) la sua presenza una zattera (in spagnolo almadia) fatta di lunghe travi. Essa trasportava un’icona mariana che prese il nome di Madonna della Madia dal termine spagnolo almadia.
San Vito Vecchio: la cripta salvata
Quella della Cripta di San Vito Vecchio a Gravina è una storia, per fortuna a lieto fine, di recupero di una serie di affreschi di matrice bizantina destinati a sicura distruzione.
Da Bisanzio a Grottaferrata: la Madonna Odigitria di San Nilo
L’icona della Madonna Odigitria custodita nel Monastero Esarchico di Santa Maria di Grottaferrata (o anche Abbazia Greca di San Nilo) racconta una storia antica ancora in parte da svelare.