La Giuditta e Oloferne di Orazio Gentileschi, custodita presso il Museo Nazionale di Oslo, è una tela assolutamente all’altezza del suo autore oltreché perfettamente conservata. E se vi sarete meravigliati di trovare un Gentileschi ad Oslo, lo sarete ancora di più quando scoprirete che nella stessa sala è esposta un’altra Giuditta e Oloferne ma questa volta della figlia Artemisia.
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San Carlo al Corso: l’affresco della volta di Giacinto Brandi
L’affresco della volta di San Carlo al Corso – o meglio della Basilica dei Santi Ambrogio e Carlo al Corso – dovuto a Giacinto Brandi è senz’altro, come tutta la chiesa, una grande testimonianza del barocco romano.
Sant’Andrea delle Fratte: la cupola del Marini
Gli affreschi barocchi della cupola e dei suoi pennacchi e dell’abside della Basilica di Sant’Andreadelle Fratte sono merito del pennello del recanatese Pasquale Andrea Marini, detto Pasqualino da Recanati (Recanati 1660 circa – Roma post 1712).
Pietro da Cortona: la volta della Chiesa Nuova
L’affresco della volta della Chiesa Nuova è dovuto al pennello di Pietro da Cortona e narra Il miracolo della Vergine e la visione di San Filippo Neri.
Ermenegildo Costantini: il Trionfo di San Stanislao
Nella volta della raccolta navata della Chiesa di San Stanislao dei Polacchi in Via delle Botteghe Oscure a Roma spicca l’affresco raffigurante la Gloria di San Stanislao dovuto al pennello di Ermenegildo Constantini (Roma 1731-1791).
Cappella Corner: teatro barocco del Bernini
La Cappella Corner di Gian Lorenzo Bernini nella chiesa di Santa Maria della Vittoria a Roma è un esempio indiscutibile della teatralità del barocco. Anche perché è proprio un teatro quello che Bernini riproduce dove ad andare in scena (chiedo perdono…) è la Transverberazione di Santa Teresa d’Avila.
Fontana dei Quattro Fiumi: ombelico di Piazza Navona
Per molti sarà una delusione apprenderlo ma Gian Lorenzo Bernini, nel progettare la Fontana dei Quattro Fiumi a Piazza Navona, non intendeva, con le movenze delle statue dei fiumi, farsi gioco dell’altro grande architetto che gli contendeva la scena romana, Francesco Borromini, che si accingeva a realizzare la chiesa di Santa Agnese in Agone, proprio accanto alla fontana.
Da Caravaggio a Bernini alle Scuderie del Quirinale
La mostra Da Caravaggio a Bernini alle Scuderie del Quirinale racconta l’evolversi dell’arte italiana nel ‘600 attraverso le opere delle Collezioni Reali di Spagna. Ricostruisce così anche il percorso che portò al formarsi delle collezioni stesse e i reciproci influssi tra arte italiana e spagnola.