Sono pochissimi i documenti sopravvissuti fino a noi che riguardino Pietro Cavallini. Un atto di compravendita del 1273 dove Petrus dictus Caballinus de Cerronibus compare come testimone. Poi nel 1308 la delibera di Carlo II d’Angio che stabilisce una rendita annua per Cavallini indicato come de Roma pictor. Poi null’altro.