Il Fonte battesimale del Battistero di Siena, già pieve di San Giovanni, è un compendio della scultura rinascimentale. Esso coinvolge infatti i tre maggiori scultori toscani dei primi decenni del XV secolo: Lorenzo Ghiberti, Donatello e Jacopo della Quercia.
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Andrea Vanni, Madonna del Latte: la bellezza ritrovata
di Francesca Cencetti
La Madonna che allatta il Bambino di Andrea Vanni (Siena, 1332c.–1414), tempera su tavola di 81 x 56,5 cm della fine del Trecento, oggi al Museo Diocesano di Perugia, è stata restaurata nel 2023 grazie la raccolta fondi derivata dalle opere donate da artisti Lions e non, esposte nella Mostra a Perugia organizzata dal Comitato Distrettuale Lions 108L Artisti della Solidarietà.
San Sebastiano in Camollia: pittura del ‘600 a Siena
Parlando di Siena il pensiero corre immediatamente ai capolavori di arte gotica che la città offre al suo visitatore: la Maestà di Simone Martini e le allegorie del Buono e del Cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico ne sono l’esempio più eclatante.
Ambrogio Lorenzetti: il ‘300 d’oro senese
Siena dedica all’opera di Ambrogio Lorenzetti (1290-1348) una mostra presso Santa Maria della Scala che merita l’appellativo di epocale. Perché non si tratta semplicemente di una pur bella mostra ma di un progetto di studio che getta nuova luce su uno dei principali protagonisti del ‘300 italiano.
Mangiare e dormire a Siena
A forse meno di duecento metri dal Duomo, l’Osteria del Gusto sfata il mito che accanto ai grandi monumenti si possano trovare solo ristoranti per turisti (stranieri). Infatti, vi troverete tutto ciò che si può chiedere ad un locale: cibo buono così come la cantina, servizio accurato e l’occhio attento del proprietario.
La Maestà di Simone Martini: un gotico a Siena
Curiosamente, le due opere più importanti conservate nel Palazzo Pubblico di Siena sono una di tema sacro – la Maestà di Simone Martini – e l’altra di tema laico, politico: Gli Effetti del Buono e del Cattivo Governo, di Ambrogio Lorenzetti. Vocazioni diverse ma certamente non opposte anzi assai capaci di integrarsi, come vedremo tra poco. Ambedue rappresentano una tappa importante nella visita di Siena ma, nel seguito, inizieremo col guardare alla prima.
Cripta del Duomo di Siena: trionfo d’affreschi
La cripta del Duomo di Siena racchiude quello che per la storia dell’arte può certamente definirsi un tesoro. Ovvero un ciclo di affreschi sufficientemente integri ascrivibile alla generazione di artisti senesi precedente a Duccio di Buonisegna. Dunque anche al fiorentino Giotto.
Museo del Duomo di Siena: la visita
Esistono diversi motivi per visitare il Museo dell’Opera del Duomo di Siena, oltre la vista spettacolare che si gode dal facciatone. Il primo è la possibilità di toccare con mano il percorso dell’arte senese tra XIII e XIV secolo. Un percorso particolare che la condusse dalle influenze bizantine ad un’estetica nuova ancor prima di quella che sarebbe poi stata la rivoluzione di Giotto (1267-1337). A questo proposito, è irrinunciabile la visita alla cripta del duomo dove i canoni della prima generazione degli artisti senesi sono visibili in modo rimarchevole. (altro…)