I mosaici della Basilica di Santa Maria Assunta a Torcello sono un must se siete appassionati di questa forma d’arte e, comunque, una meta culturale di assoluto valore anche in un luogo che è esso stesso arte come Venezia.
L’isola di Torcello (popolata già in epoca romana) vide un momento di particolare popolamento nel VII secolo probabilmente come conseguenza dell’invasione longobarda dell’Italia settentrionale e della necessità dell’esarcato bizantino di consolidare alcuni punti di resistenza.
Comunque, si fa risalire al 639 d.C. la costruzione della basilica in concomitanza della fuga dalla vicina Altino del vescovo Paolo a causa dell’arrivo dei longobardi.
L’edifico che vediamo oggi risale, però, ad alcuni secoli dopo. Infatti, la basilica venne riedificata nel 1008.
Il fulcro della basilica sono i suoi mosaici che anticamente ricoprivano tutte le pareti e la straordinaria controfacciata.
Torcello: i mosaici di Santa Maria Assunta
Ma partendo, com’è logico, dall’abside qui è raffigurata una Madonna Odigitria databile alla seconda metà del XII secolo e ascrivibile a maestranze bizantine. Odigitria significa in greco bizantino “colei che conduce”, cioè che mostra la direzione.
La Madonna Odigitria è infatti rappresentata nell’atto di indicare con la mano destra (in questo caso) il Bambino Gesù che tiene in braccio e che a sua volta ha nella mano sinistra una pergamena arrotolata mentre benedice con la mano destra.
Al di sotto della vergine i Dodici Apostoli anteriori, dal punto di vista realizzativo, alla Vergine Odigitria. Infatti sono da far risalire alla fine dell’XI secolo per mano di mosaicisti veneziani.
Straordinaria è la controfacciata. Divisa in sei livelli, i primi due sono dedicati alla Crocefissione ed alla Resurrezione mentre i quattro seguenti al Giudizio Universale.
L’opera è attribuita a maestri veneziani a cavallo tra l’XI ed il XII secolo. Si tratta di un mosaico straordinario per dimensioni e varietà delle rappresentazioni.