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Le Trame del Giorgione a Castelfranco Veneto

Le Trame del Giorgione è una mostra particolare. Infatti, Giorgio da Castelfranco (Castelfranco Veneto 1478 – Venezia 1510) aleggia nel percorso di questa esposizione dove però il focus sono le trame, cioè i tessuti, che popolano i quadri di quegli anni tra il XV e il XVI secolo.

In realtà i tessuti – sia per il loro naturale valore estetico che per i risvolti sociali – sono stati oggetto di massima trame del giorgione castelfranco venetoattenzione nella pittura a partire dal ‘200.

Lo spiega bene un’alta mostra attualmente in corso presso la Galleria dell’Accademia di Firenze: “Tessuto e ricchezza a Firenze nel Trecento. Lana, seta, pittura”. Ma proprio il filo lega Firenze a Venezia, ambedue importanti centri di produzione di tessuti.

Tessuti che furono fonte di immensa ricchezza e, dunque, anche di mezzi per sostenere l’arte e il mecenatismo. Parallelamente, i tessuti più preziosi furono creati e indossati proprio per mostrare il proprio status e per questo riprodotti in ritratti e opere sacre.

Le Trame del Giorgione: la mostra

Il percorso della mostra si avvia con la “Pala di Castelfranco”, capolavoro del Giorgione custodito nel duomo di Castelfranco per poi articolarsi nel Museo Casa Giorgione proprio accanto al duomo.

tiepolo ritratto riccobono trame del giorgione castelfranco venetoE qui “Le Trame del Giorgione” entrano nel vivo della storia del tessuto e della moda veneziana e veneta. Dunque per questo motivo andrebbe visitata, non tanto per le opere del Giorgione stesso che sono pochissime.

Le trame, viceversa, sono indossate dagli uomini e dalle donne ritratti dai maestri cinquecenteschi di area veneta presentati nella mostra. Giovanni Bonconsiglio, Pier Maria Pennacchi, Vincenzo Catena, Francesco Bissolo, Giovanni Cariani, Tiziano Vecellio, Lorenzo Lotto, Andrea Previstali, Bartolomeo Veneto, Bernardo Licinio, Domenico Capriolo, Jacopo Bassano, Paolo Veronese.

Tessuti e abiti del ‘700 veneziano

Le Trame del Giorgione esplorano poi i secoli successivi e, certamente, trame del giorgione castelfranco venetoconsentono di approfondire il tema della moda nel ‘600 e nel ‘700. Va detto come non sia facilissimo disporre di un’ampia esposizione di tessuti per la deperibilità dei medesimi falcidiati dai secoli quanto.

L’ultimo piano del Museo Casa Giorgione accoglie la manifattura tessile veneziana del ‘700. Qui, accanto ai ritratti, viene esibita la collezione tessile del Duomo di Castelfranco. Inoltre, da Palazzo Mocenigo a Venezia, abiti, corpetti, guanti e borsette dell’epoca.

Proprio questo piano ospita l’opera probabilmente più bella in mostra: l’intensissimo Ritratto di Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo (Venezia 1696 – Madrid 1770)

I luoghi del Giorgione

mostra trame giorgione castelfranco veneto
Bernardo Licinio Ritratto di donna con balzo

Usciti dal Museo, il percorso raggiunge i “luoghi di Giorgione” nell’antico centro cittadino. Il Duomo, la Torre Civica, lo Studiolo di Vicolo dei Vetri, la Casa Costanzo, la Casa Barbarella. Queste ambientazioni ospitano gli esiti attuali della tradizione veneziana della tessitura caratterizzata da laboratori di alta gamma.

La Galleria del settecentesco Teatro Accademico ospita invece la produzione di Carlo Scarpa della Tessoria Asolana oggi scomparsa.

Le Trame del Giorgione

Museo Casa Giorgione

dal 27 ottobre 2017 al 4 marzo 2018

Piazza San Liberale – Castelfranco Veneto (Tv)
Tel. 0423 735626
e-mail: museo@comune.castelfranco-veneto.tv.it
www.museocasagiorgione.it
Facebook/MuseoCasaGiorgione
www.letramedigiorgione.it

 

Fabrizio Sciarretta

Laureato in Economia alla LUISS e Master in Business Administration della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, Fabrizio Sciarretta ha dedicato i primi anni della sua attività professionale al giornalismo economico. Rientrato dagli Stati Uniti, ha operato per circa un ventennio nella consulenza di organizzazione e direzione aziendale, ricoprendo incarichi di top management in Italia per due multinazionali americane del settore. Ha poi scelto la strada dell’impresa e da alcuni anni è impegnato come imprenditore nel settore della sanità. E’ stato membro dell'esecutivo di ANISAP Lazio e consigliere d’amministrazione di reti e raggruppamenti d’imprese. Lion da sempre, è stato presidente fondatore del Lions Club Roma Quirinale. Nel 2008 ha abbandonato la Capitale in favore della Sabina, e non se ne è pentito affatto.

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