Il Trionfo della Morte a Palazzo Abatellis a Palermo (sede della Galleria Regionale della Sicilia) si trova perfettamente a casa sua. Posto in quella che un tempo era l’abside della cappella del palazzo medievale, accoglie il visitatore all’inizio della visita come una specie di memento mori.
Il Trionfo della Morte: la storia
Di questo grande affresco (600×642 cm) conosciamo la provenienza mentre nulla sappiamo dell’autore. Infatti, datato intorno al 1440, esso fu realizzato per il cortile di Palazzo Sclafani che re Alfonso d’Aragona, detto il Magnanimo (1396-1458), aveva trasformato in ospedale all’inizio del ‘400.

Per motivi di conservazione, negli anni ’40 del secolo scorso venne staccato dalla sede originale e nel 1954 raggiunse l’attuale sede di Palazzo Abatellis.
Poco sappiamo dell’autore di cui alcuni identificano l’autoritratto nel personaggio più in alto a sinistra con il copricapo marrone (alle sue spalle starebbe un aiutante). Resta che la matrice dell’opera trova la sua origine nell’internazionalità della Sicilia di quegli anni.
Sicilia: un Rinascimento internazionale
Governata da una dinastia spagnola, la Sicilia era però meta di artisti fiamminghi come conseguenza del collegamento di Messina (che ne ospitava un fondaco) con la Lega Anseatica. Così, l’isola viveva un suo proprio Rinascimento aperto agli influssi internazionali. In quegli anni, infatti, l’Isola poteva annoverare maestri quali Antonello da Messina, Francesco Laurana, Antonello Gagini (tutti presenti nella collezione di Palazzo Abatellis).
Dunque, sebbene non sia stato ancora oggi possibile addivenire ad un’attribuzione precisa, è evidente come l’opera non si inserisca nel solco della pittura italiana quanto, invece, risenta di influenze catalane e fiamminghe.
L’opera
Il grande affresco è dominato dalla raffigurazione della morte. E’ rappresentata come uno scheletro su un cavallo del quale si intravedono i tendini e le ossa, intenta ad uccidere con arco e frecce coloro che incontra nella sua corsa. Costoro sono i rappresentati delle classi socialmente più elevate raccolti in un giardino incantato cinto da un’alta siepe.
Molti di loro ancora indifferenti di fronte a quanto sta accadendo. Sono infatti intenti a parlare o a fare musica intorno ad una fontana o a prepararsi per la caccia con i cani ed il falcone.
Ai piedi della morte sono i corpi trafitti dalle frecce. Sulla sinistra troviamo invece i rappresentanti dei più poveri colti in atteggiamento di preghiera e che dalla morte sono risparmiati.
Il significato etico
L’ineluttabilità della morte e la caducità dell’esistenza umana, che si sia ricchi o poveri, potenti o deboli, è il messaggio che il Trionfo della Morte trasmette.
Inevitabilmente, il pensiero va ad un altro tema proprio della pittura medievale, quello dell’Incontro tra i Vivi e i Morti. In Italia questo argomento trova numerose rappresentazioni (vedi, ad esempio, Bosa: l’icontro dei Vivi e dei Morti).
La Galleria Regionale di Sicilia a Palazzo Abatellis – dopo questa apertura ad effetto – vi offrirà però tesori ancora più importanti almeno dal punto di vista della storia dell’arte.
Infatti Palazzo Abatellis è la casa della straordinaria Annunciata di Palermo di Antonello da Messina. L’Annunciata condivide per altro la sua sala con tre figure di santi sempre di Antonello: Agostino, Gregorio Magno, Girolamo.
Non da meno sono le sculture con il Busto di Gentildonna di Francesco Laurana e la Testa di Giovinetto di Antonello Gagini.
Per qualche suggerimento sulla visita di Palermo leggi: Palermo cosa vedere? Consigli per la visita
Trionfo della Morte Palermo Palazzo Abatellis
Galleria Regionale di Sicilia
Via Alloro 4 – Palermo
Centralino: +39.091.6230011 – 0916230033
urp.gall.abatellis@regione.sicilia.it
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