Clemente IX, al secolo Giulio Rospigliosi, fu papa per soli due anni, dal 1667 al 1669. Viceversa durò quasi tutta la vita il suo rapporto con la basilica di Santa Maria Maggiore nella quale è sepolto. Il suo monumento funebre si trova immediatamente a mano destra entrando.
Clemente IX e Santa Maria Maggiore
Giulio Rospigliosi, nato a Pistoia nel 1600, dove la sua famiglia risiedeva dal XII secolo, trascorse in realtà tutta la sua vita nella curia pontificia a Roma. Così nel 1632 entrò a far parte del Capitolo della basilica di Santa Maria Maggiore. Nel 1642 divenne Vicario di quel Capitolo. Qui nel 1644 celebrò la sua prima messa dopo l’elevazione a Vescovo e l’incarico di Nunzio Apostolico in Spagna.
Divenuto pontefice, per questa basilica avvio i lavori di rifacimento della tribuna che furono poi ripresi dal suo successore Clemente X ed affidati all’architetto Carlo Rainaldi
Monumento funebre di Clemente IX a Santa Maria Maggiore
Un duraturo rapporto legò Clemente IX al suo successore Emilio Altieri che proprio per marcare la continuità tra i due pontificati assunse il nome di Clemente X. Infatti l’Altieri fu Maestro di Camera di Clemente IX e fu da questi creato cardinale.
Fu sempre l’Alteri a far erigere il monumento funebre di Clemente IX nella basilica cara a quest’ultimo. Di ciò incaricò Carlo Rainaldi (1611-1691) al quale aveva anche affidato la tribuna di Santa Maria Maggiore
A quest’opera collaborarono in realtà diversi scultori. Se Rainaldi impostò l’opera, fu Domenico Guidi (1625-1701) l’autore della statua di Clemente. Ercole Ferrata (1610-1686) e Cosimo Fancelli (1620-1688) realizzarono rispettivamente le due statue della Carità e della Fede.
La statua del pontefice è senz’altro un bel pezzo di marmo. Non tanto per la scelta iconografica che si iscrive in un modello di monumento funebre che percorre tutto il barocco fino ad arrivare all’800 (vedasi la tomba di Clemente XIV del Canova alla Chiesa dei Santi Apostoli) quanto per l’accurata esecuzione. Basti guardare i ricercati ricami della cappa magna (mantello) e il finale in pizzo delle maniche del talare.
Clemente IX e il Ponte Sant’Angelo
Nelle nicchie che contengono le statue della Carità e della Fede troviamo in ciascuna un medaglione. Mentre per quanto riguarda la Carità aprirei il dibattito, per quanto attiene la Fede ciò che il medaglione rappresenti è evidente. Si tratta del Ponte Sant’Angelo con le sue statue.
Infatti Clemente IX nel 1667 commissionò al Bernini una nuova balaustra e le dieci statue che ornano il ponte. Ognuna di loro rappresenta un angelo che mostra gli strumenti della Passione di Cristo. Per inciso, anche Domenico Guidi ed Ercole Ferrata parteciparono a questa impresa. Il primo scolpì l’Angelo con la Lancia ed il secondo l’Angelo con la Croce.
Tra le sculture custodite nella Basilica di Santa Maria Maggiore non perdete il Busto di Benedetto XIII
Le Tombe dei Papi: Approfondimenti
Sempre in relazione alle tombe dei pontefici, potete leggere:
- Tomba di Pio VII a San Pietro
- Canova: il monumento funebre di Clemente XIV
- Tomba di Leone X a Santa Maria sopra Minerva
- Michelangelo e la tomba di Giulio II
- Bernini: la tomba di Alessandro VII a San Pietro
- Gregorio XIII: la tomba del calendario
- Tomba di Pio VIII a San Pietro
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